Secondo gli scienziati il riscaldamento globale è ad un punto di non ritorno e ai massimi livelli dagli ultimi 800mila anni: le calotte polari si stanno sciogliendo innalzando il livello dei mari. Secondo l’IPCC (gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), per rimanere al di sotto dei 2° C, le emissioni di gas serra dovrebbero diminuire fino al 70% in tutto il mondo entro il 2050 e del 100% entro il 2100. Parlando alla BBC, il direttore esecutivo dell’UNEP, Achim Steiner ha riferito che la relazione, in sintesi, spiega che ci vuole una maggiore collaborazione a livello globale: “Gran parte degli esperti mondiali del clima hanno dovuto fare ricerche per mettere insieme dati e scenari a livello planetario. Adesso abbiamo una grande quantità di dati che è possibile interpretare a livello regionale e che è fondamentale perché avvenga un’azione dai politici di tutto il mondo”.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, parlando ai giornalisti ha riferito che dobbiamo intervenire al più presto perché il tempo non è più dalla nostra parte e bisogna che i leader mondiali agistano prima possibile. Secondo il rapporto dell’IPCC ci sono diverse soluzioni come spiega Youba Sokona, il co-presidente del gruppo di lavoro III: “E’ tecnicamente possibile per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, quello che manca sono le politiche e le istituzioni appropriate. Più a lungo aspettiamo per agire, tanto maggiore sarà il costo per mitigare il cambiamento climatico”.
Dal gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico hanno fatto sapere che il rapporto in questione si basa 30.000 articoli scientifici studiati da circa 830 autori e 2.000 utenti. Per ospitare il prossimo grande summit internazionale sul clima, il 30 Novembre 2015, è stata scelta Parigi.