Steve Wozniak, meglio conosciuto al mondo della tecnologia con il soprannome di (The) Woz, presente al World Business Forum di Milano, il cofondatore di Apple ha parlato al pubblico rivelando che la strategia di Steve Jobs di puntare solo sul Macintosh a discapito dell’Apple II, avrebbe fatto fallire la compagnia. La storia della “mela morsa” iniziò nel lontano 1976 in un garage di Cupertino dove Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne fondarono la società che rivoluzionò il mondo. “Gli ultimi modelli di iPhone6 – spiega Woz – sono un passo avanti e lo schermo più grande ci voleva. Ho provato per due settimane alcuni modelli di smart watch e mi hanno deluso sarà comodo per il fitness ma non fa nulla di così utile che non si possa già fare con uno smartphone su uno schermo molto più grande”. “I Google Glass? Sono bellissimi e li ammiro ma non fanno nulla di utile per quel prezzo, tuttavia la gente li indosserà perché li fa sentire nel futuro”.
Macintosh fallì sotto la guida di Steve Jobs
“Eravamo molto amici, molto diversi, ma molto amici – spiega Wozniak – io volevo essere un ingegnere puro, lui voleva gestire la società, insomma ci servivamo a vicenda. Quando puntò sul Macintosh gli avevo detto che rischiava di distruggere la società. In quegli anni a tenerci in vita era Apple II, lui invece voleva concentrare tutti gli sforzi sulle vendite di Macintosh: le nostre azioni crollarono perché il progetto fallì. Ma d’altra parte non c’era un software per Macintosh, era un pessimo computer. Servirono tre anni di duro lavoro da parte nostra, non di Steve Jobs che lasciò, per costruire il mercato dei Mac. Fu allora che perdemmo la fase di crescita del mercato dei computer che invece prese Microsoft, ma salvammo la società. La strategia di Steve probabilmente avrebbe ucciso la compagnia. E sono sicuro che lo capì quando torno in sella, perché allora era una persona differente: aveva imparato cosa serve per fare un buon computer”.
Condividere gli standard di proprietà con il Mondo
“Fossi ancora ai vertici di Apple – confessa il cofondatore Apple – aprirei molti degli standard di proprietà. Vorrei che si potessero condividere più esperienze con utenti di altre piattaforme. Abbiamo aperto iTunes a Windows, ma io lo aprirei anche ad Android. Aprirei iMessage e condividerei con il mondo intero le migliori cose per usarle e costruire su di loro. Pensi a Facetime: non è giusto che gli altri smartphone non possano averlo. Non va bene, non aiuta lo sviluppo che Apple provi a fare solo quello che gli altri non possono”.