Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini (Partito Democratico), ha firmato un decreto per la costituzione della commissione che definisce condizioni e valore delle opere. In pratica, si potranno pagare e tasse anche con la cessione di opere d’arte (quadri, opere d’arte contemporanea, sculture, archivi, siti archeologici, ville, libri antichi). Purtroppo in Italia la pressione fiscale ha ormai toccato quote altissime tanto da essere considerata una delle più alte al mondo. “La legge esiste da oltre 30anni – dichiara il ministro – ma salvo casi sporadici, non è stata mai attuata con convinzione e questa commissione non era stata rinnovata e non si riunisce dal 2010, sebbene l’esperienza di altri Paesi europei, l’Inghilterra prima fra tutti, ne dimostri le grandi potenzialità”. “La firma del decreto è un atto necessario per dare ai contribuenti la possibilità di onorare le imposte dirette e le imposte di successione cedendo allo Stato beni culturali vincolati e non vincolati”.
“Lo Stato tornerà ad acquisire patrimonio storico e artistico”
“In questo modo – spiega Franceschini – lo Stato adempie a un duplice obiettivo: da un lato, in un momento di crisi, consente ai cittadini di assolvere ai propri obblighi fiscali tramite la cessione di opere d’arte, dall’altro, torna ad acquisire patrimonio storico e artistico”.
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