“Dracula Untold” sta incassando molto bene anche nei cinema italiani, a riprova che il mito dello storico principe Vlad III di Valacchia affascina ancora e a tutte le latitudini. Il film che racconta la leggenda di colui che ha poi incarnato il vampiro per eccellenza è l’ennesima conferma che i succhia sangue sono le uniche creature dell’immaginario horror che, invece di spaventarci, ci affascinano irresistibilmente. D’altronde, il film prodotto dalla Universal non è neppure così romanzato come si potrebbe credere, in quanto riprende a grandi linee, ma storicamente documentate, l’oscura vita di Vlad Tepes (L’Impalatore), nato nel 1431 in Transilvania e morto, forse in battaglia contro i famigerati turchi, intorno al 1476; unico elemento fantasy, l’inevitabile trasformazione in vampiro che ha consegnato questo personaggio all’immortalità, in senso letterale e figurato. La trama è questa: Vlad, da bambino, per questioni di geopolitica e supremazia è rimasto ostaggio per sei anni alla corte del sultano di Costantinopoli, dove vede atrocità di ogni tipo. Adulto e ormai principe della Valacchia, è costretto a trovare perennemente un punto di equilibrio tra cristiani e musulmani. Secondo un patto che suo padre aveva sancito con il sultano, tutti i primogeniti del regno di Dracula devono essere spediti come ostaggi a Costantinopoli, compreso il figlio di Vlad, il quale sa benissimo quali sofferenze egli sarà costretto a patire. Di fronte all’arroganza dei cattivissimi turchi e pervaso da un profondo rispetto per il suo popolo e da un comprensibile amore paterno, Vlad decide di ribellarsi. Ma il suo piccolo esercito non può certo fronteggiare le armate ottomane e quindi, per la patria e la famiglia, Vlad si affida ad un oscuro stregone stringendo con lui un patto faustiano per diventare un vampiro. Da qui inizia la sua leggenda. Chiaramente, all’inizio i suoi poteri sgomineranno i turchi e porteranno la pace, ma Dracula ha quel lato oscuro che tutti ben conosciamo.
Gran dispendio di effetti speciali da parte della Universal
Il film americano è una produzione della Universal, la casa produttrice che a Hollywood possiede il copyright di tutti i più noti mostri cinematografici, e con questa pellicola ha iniziato una galleria per rispolverare e modernizzare i suoi famosi personaggi, dopo averci già provato con “Van Helsing” e “Wolfman”. La storia del conte vampiro diventa una trama quasi supereroistica, divisa tra amor di patria, amore verso la famiglia e sacrificio estremo per il bene di tutti, anche a costo di ribaltare tutto in Male. Luke Evans, funzionalissimo per il ruolo, è Dracula, Sarah Gadon è l’amata moglie Mirena e Dominic Cooper è il perfido sultano Mehmed II. Inutile aggiungere qualche parola sull’ampio utilizzo di effetti speciali in un film del genere, costato oltre 100 milioni di dollari, anche se ci si domanda il perché della dicitura “untold”, visto che tratta di temi tutto sommato già noti al grande pubblico (la memoria va allo splendido “Dracula”, 1992, di Francis Ford Coppola) ed inoltre si limita a mescolare, con grande destrezza, storia, avventura, mito, romanticismo e romanzo, tuttavia è parecchio godibile e persino emozionante nella sua virata verso il fantasy e il mito, non trascurando nemmeno le atrocità e le tragedie che stanno dietro la storia di Dracula. Inoltre , il finale sembra precludere ad un ipotetico sequel. Andate a vederlo, vale la pena perchè i miti non devono tramontare mai.
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