La Confederazione del Calcio Africano (Caf) ha ricevuto la scorsa settimana una lettera dal Marocco in cui il governo marocchino fa sapere di non voler ospitare la Coppa D’Africa 2015 a causa dell’epidemia causata dal virus Ebola. La proposta sarebbe quella di rinviare il torneo al prossimo anno (2016) o di permettere al Marocco di ospitare l’edizione del 2017. Il ministro dello sport marocchino, Mohamed Ouzzine, ha voluto chiarire la situazione ammettendo che seguiranno le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “La nostra preoccupazione – spiega Ouzzine – è la salute degli africani”. “Non esiste la sicurezza zero, ma vanno prese le necessarie precauzioni in modo che il prossimo torneo sarà una festa del calcio, che riunisce i nostri fratelli africani. Data però la situazione attuale dell’Ebola non pensiamo che tale festa possa avere luogo come previsto”. “Stiamo parlando della Coppa delle Nazioni Africane dove ci aspettiamo tra 200.000 e 400.000, anche un milione di spettatori che arriveranno in Marocco. Non credo che ci sia qualsiasi stato o qualsiasi paese che ha le capacità necessarie per monitorare, verificare e controllare l’attuale situazione dell’Ebola a fronte di questi numeri”. “Il nostro vero problema è questo: non abbiamo un problema con le squadre, abbiamo un problema con gli spettatori”.
“Meglio perdere i finanziamenti che vite umane”
Durante il suo discorso, Mohamed Ouzzine arriva ad una riflessione: “Se il timore di tutti è la perdita dei finanziamenti e degli impegni presi, si può sempre trovare una qualche soluzione, ma non si deve discutere oggi, queste cose andranno discusse quando ci incontreremo con la Caf, e lì potremmo anche discutere di altre opzioni. Io però voglio farvi riflettere su una cosa: qual è il significato delle perdite finanziarie rispetto alla perdita di vite umane? Un essere umano non ha prezzo. Posso dirvi che arriveremo sicuramente ad una decisione definitiva durante il nostro incontro con i nostri fratelli della Caf”.