Dopo anni passati nel silenzio, l’amministratore delegato della Apple, Tim Cook fa coming out attraverso le pagine della rivista settimanale di economia, Bloomberg Businessweek, e dichiara al mondo di sentirsi orgoglioso di essere gay. All’interno dell’azienda in molti sapevano ma questa è la prima volta che il numero uno della ‘mela morsa’ rivela ufficialmente il suo orientamento sessuale. “Anche se non ho mai negato la mia sessualità – afferma Cook – non l’ho comunque nemmeno riconosciuta pubblicamente, fino ad ora. Permettetemi di essere chiaro: io sono orgoglioso di essere gay, e considero l’essere gay tra i più grandi doni che Dio mi ha dato”. Il CEO Aplle, successe nel 2011 a Steve Jobs, l’uomo che rivoluzionò il mondo. “Io non mi considero un attivista – continua l’Ad della società di Cupertino – però mi rendo conto di quanto ho beneficiato dal sacrificio di altri. Quindi, se sentendo che il CEO di Apple è gay può aiutare qualcuno che lotta per venire allo scoperto o portare conforto a chi si sente solo, o ispirare le persone a insistere sulla loro uguaglianza, allora ne sarà valsa la pena”.
Ancora oggi si viene licenziati in base all’orientamento sessuale
“Il mondo è cambiato – spiega Cook alla Bloomberg Businessweek – ed è cambiato moltissimo rispetto a quando ero un ragazzino. Gli Stati Uniti si stanno muovendo verso l’uguaglianza del matrimonio, e le figure pubbliche che hanno coraggiosamente fatto coming out hanno contribuito a cambiare la percezione e reso la nostra cultura più tollerante. Eppure, ancora oggi ci sono leggi nella maggioranza degli Stati, che consentono ai datori di lavoro di licenziare le persone unicamente sulla base del loro orientamento sessuale, inoltre ci sono molti luoghi dove i proprietari possono sfrattare gli inquilini unicamente per l’essere gay, o impedire di visitare partner malati e condividere le loro eredità. Innumerevoli persone, e in particolare i bambini, affrontano la paura e l’abuso ogni giorno a causa del loro orientamento sessuale”.