Tantissimi auguri ad Antonio Albanese; il versatile attore televisivo e cinematografico compie oggi 50 anni. Nato nel 1964 in provincia di Lecco da genitori siciliani, Albanese negli ultimi vent’anni si è rivelato uno dei più originali interpreti dello spettacolo italiano ed ha imposto uno stile comico – recitativo che si avvicina molto al surrealismo o al dadaismo. Albanese esordisce come gagman e presentatore in alcune reti locali lombarde, viene lanciato dallo Zelig di Milano e poi consegue il diploma alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi all’ombra della Madonnina. In televisione arriva con il programma Su la testa! di Paolo Rossi, ma il vero trionfo nel tubo catodico lo raggiunge entrando nella scuderia della Gialappa’s Band in Mai dire Gol. Lì mostrerà le sue innate doti recitative e trasformistiche inventando gli esilaranti personaggi di Alex Drastico (invero già usato in precedenza), un siciliano panzuto e molto suscettibile, il ballerino strafatto e tifoso sfegatato del Foggia Frengo (quello dei tormentoni “Ci sieteee? Mi sentiteee?” e “Vi siete fumati l’impossibile”) e il giardiniere delicato, interista e gay Pier Piero, dipendente di casa Berlusconi. Accantonata per un periodo la televisione, Albanese approda sul grande schermo con la commedia Un uomo d’acqua dolce, 1996, diretta da lui stesso, per poi auto dirigersi ancora nel 1997 con La fame e la sete. Ma fornisce ottime performance da attore drammatico con Vesna va veloce e La lingua del santo, entrambi diretti da Carlo Mazzacurati, con La seconda notte di nozze di Pupi Avati e con Questione di cuore di Francesca Archibugi, nonché con i fratelli Taviani in Tu ridi. Ultimamente, ha anche interpretato L’intrepido, per la regia di Gianni Amelio. Nei primi anni Duemila torna in televisione, conducendo anche il programma Non c’è problema, andato in onda nel 2003 su Rai 3, nel quale vede la luce uno dei suoi personaggi più riusciti: l’orribile Cetto La Qualunque, politico calabrese corrotto, arrogante e puttaniere, che ha poi portato al cinema, con enorme successo, nei due film Qualunquemente e Tutto tutto niente niente. Che altro dire, i migliori auguri per altri cento anni di carriera!