Tragedia a Napoli, il 17enne Davide Bifolco ucciso da un carabiniere
Una morte che ha sconvolto l’intero quartiere di Napoli quella di Davide Bifolco (nella foto) avvenuta nella notte tra il 4 e 5 settembre ad appena 17 anni. Secondo le ricostruzioni Davide si trovava su uno scooter insieme ad altri due amici senza casco e i tre, all’alt dei carabinieri tra viale Traiano e via Cinthia a Napoli non si sarebbero fermati tanto da provocare l’inseguimento dei militari. Uno degli amici del 17enne era stato riconosciuto dai carabinieri per aver violato i domiciliari dal febbraio 2014 con l’accusa di reati contro il patrimonio, dunque la scatenata fuga dello scooter è scaturita proprio per sfuggire ai rilevamenti dei militari. Un colpo di pistola sparato da un carabiniere con la pistola d’ordinanza ha trasformato però l’inseguimento in tragedia. Colpito al cuore il giovane Davide sarebbe caduto a terra e nonostante i soccorsi che lo hanno trasportato all’ospedale San Paolo, per lui non c’è stato più niente da fare. Una morte, quella del 17enne, che raggiunti i familiari ha scatenato una vera e proprio bagarre nel quartiere scaturita con il lancio di sassi contro le forze dell’ordine e il danneggiamento di sei auto dei carabinieri e due della polizia. Stupore e costernazione da parte dei parenti della giovane vittima che gridano giustizia “per l’omicidio” di Davide. Il carabiniere è difatti indagato per omicidio colposo, intanto le indagini sono al vaglio degli inquirenti che lunedì effettueranno l’autopsia sul corpo del giovane Davide. La procura di Napoli ha chiarito che “le indagini proseguiranno celermente da parte dell’Arma dei carabinieri che sta prestando piena collaborazione alla procura per l’accertamento dei fatti nella consapevolezza della delicatezza dell’episodio che ha determinato la dolorosa perdita di una giovane vita”.