Raffineria di Milazzo in fiamme per tutta la notte, migliaia in fuga
Nella notte del 27 settembre all’interno della Raffineria Mediterranea di Milazzo si è sviluppato un grande incendio che ha messo in fuga migliaia di persone per la paura. Visibile a chilometri di distanza, le fiamme sono frutto di un deposito (serbatoio 513) contenente un milione di litri di carburante, che ha preso fuoco intorno alle ore 0,45 per cause ancora sconosciute. La situazione sarebbe sotto controllo e non si registrerebbero feriti a detta della centrale operativa. Si teme però un disastro ambientale anche se per il momento non è stato attuato nessun piano di evacuazione della zona. Nei minuti prossimi all’inizio dell’incendio, migliaia di persone hanno preferito lasciare la città intasando di conseguenza le strade del comprensorio. Non si verificavano incendi di tali proporzioni nella Raffineria di Milazzo dal 1993 quando un’esplosione provocò la morte di sette persone.
Il sindaco: “L’incendio è ancora in corso, presente ancora carburante”
Il primo cittadino di Milazzo, Carmelo Pino, sta facendo quanto possibile per risolvere la situazione: “L’incendio è in corso perché all’interno del serbatoio è tuttora presente del carburante. Le operazioni di raffreddamento dei serbatoi limitrofi sono state avviate subito e il panico è rientrato. Per quel che riguarda la questione ambientale ho chiesto all’Arpa di intervenire per accertare eventuali conseguenze collegate ai fumi che si sono sprigionati. Adesso aspettiamo che l’azienda comunichi le cause dell’incidente e i tecnici del Ctr, il comitato tecnico regionale, possano anche esprimere un giudizio per comprendere se sono scattate in tempo le misure di sicurezza”.
Per FederPetroli Italia nessuna situazione dannosa per l’ambiente
Questa mattina attraverso un comunicato stampa, la FederPetroli Italia ha voluto rassicurare circa il danno ambientale e la situazione attuale del rogo: “Il Comune di Milazzo e la Prefettura di Messina ci hanno confermato che nessun operaio o tecnico è rimasto ferito nell’incidente al serbatoio 513 e non è presente alcun allarme rosso. Nonostante la nube a seguito dell’incendio, non vi sono situazioni dannose per l’ambiente e l’aria circostante. La Raffineria di Milazzo dopo gli interventi negli anni scorsi sull’ammodernamento delle infrastrutture, risulta una delle più all’avanguardia a livello europeo con impianti di raffinazione di alta efficenza tecnologica”.
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