Matteo Richetti indagato per peculato, si ritira dalle Primarie Pd
Matteo Richetti indagato per peculato nell’inchiesta della Procura di Bologna sui costi della politica dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. E’ bufera nel Partito Democratico alla Vigilia delle Primarie per le elezioni regionali comportando il ritiro di Richetti, candidato per concorrere alla presidenza dell’Emilia Romagna. E non solo Richetti è finito sotto la lente della magistratura ma anche il suo contendente Stefano Bonaccini (che invece ha deciso di non ritirarsi), altri sette consiglieri del Pd e probabilmente risultano altre iscrizioni sul registro degli indagati che riguardano anche altri gruppi, facendo aumentare a dismisura i politici coinvolti. Un vero e proprio caos quanto sta avvenendo in Emilia Romagna e mentre Matteo Richetti ha deciso di ritirarsi dalla competizione delle Primarie, non ha fato lo stesso il segretario uscente del Pd Bonaccini che continuerà nella corsa. “L’unita’ e’ un valore che non va solo dichiarato, ma anche praticato – ha affermato Matteo Richetti – Per me, in politica, è un valore importante, così come lo è trovare un punto di sintesi, di lavoro insieme. Per questo non metterò in campo la mia candidatura”. Non si è fatto attendere il commento della segreteria del Partito Democratico: “Guardiamo con rispetto la decisione di Matteo Richetti di non candidarsi alle primarie in Emilia Romagna – ha affermato il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini – e apprezziamo il suo gesto di tutelare il bene del Pd e dell’istituzione regionale. In attesa di notizie ufficiali, confidiamo potrà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli verrebbero contestati”.