Jesi (An): armato di machete terrorizza i passanti, arrestato
Armato di machete, ha terrorizzato i passanti e tenuto sotto scacco le forze dell’ordine per oltre un’ora nel centro storico di Jesi: per le accuse di lesioni aggravate, tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato è stato arrestato Precious Omobogbe, 25 anni, nigeriano, che ieri sera ha tenuto tutti con il fiato sospeso nella cittadina marchigiana, andando in giro e roteando due machete rubati poco prima in un’armeria del centro. Pantaloni bianchi, canottiera verde ed evidentemente alterato, Omobogbe ha sì seminato il terrore, ma ha attirato anche tanta curiosità: alcune fasi dell’episodio sono state fotografate e postate sui social network da molti cittadini di Jesi, alcuni con tanto di selfie. Il nigeriano roteava le due armi e sfidava chi lo inseguiva, ben sapendo di essere finito in carcere cinque volte negli ultimi otto mesi. Urlando frasi sconnesse, ha minacciato tutti i passanti che incontrava gridando: “Italiani, vi ammazzo tutti!” per poi fermare addirittura un fotografo per chiedergli: “Vuoi vedere la testa?” alludendo al comandante dei carabinieri che, poco prima, aveva ferito lievemente al fianco con uno dei machete. Non sono riusciti a fermarlo nè gli agenti con le pistole puntate nè la mamma, che è stata portata dai carabinieri davanti la chiesa di San Pietro apostolo, dove Precious aveva cercato di rifugiarsi, per convincerlo a costituirsi. Sembrava a quel punto che volesse arrendersi, visto che era circondato, invece ha lanciato all’aria uno dei machete colpendo di striscio il capitano dei carabinieri Mauro Epifani, che gli stava parlando a braccia alzate e senza armi; a quel punto, gli agenti sono intervenuti e lo hanno bloccato. Oltre a Epifani, sono rimasti feriti nella successiva colluttazione due militari che se la caveranno con pochi giorni di prognosi; anche Omobogde è rimasto lievemente ferito a una gamba da un colpo di pistola.