Schettino “prof” alla Sapienza: deferito il docente che lo invitò
Adesso tutti ne prendono le distanze: il professor Vincenzo Mastronardi, docente di psicopatologia forense alla Sapienza di Roma, reo di aver invitato l’ex comandante Francesco Schettino a tenere un seminario all’interno di un master di cui è direttore, è stato deferito al Comitato Etico dell’ateneo “perchè ne valuti i profili, anche ai fini disciplinari”. Lo ha fatto sapere, in una nota, il rettore Luigi Frati; in sostanza, spiega, “l’ateneo prende le distanze dal grave episodio e lo condanna fermamente”. Una sequela quasi isterica di paroloni per tenersi il più lontano possibile dall’episodio increscioso. Basta vedere il seguito della nota: “La partecipazione di Schettino è stata una decisione autonoma e indegna del docente, la libertà accademica non può essere irresponsabilità”. Schettino, attualmente a processo a Grosseto per il grave disastro della Costa Concordia in cui morirono 32 persone, era stato invitato per un seminario nell’ambito del Master in Scienze criminologico – forensi. Mastronardi, il docente “incriminato”, prova a fare un po’ di ordine sull’episodio e, soprattutto, a ridimensionare la bufera di polemiche abbattutasi su di lui e tutta l’università: “Per prima cosa, il master era a luglio – ha esordito con i giornalisti – e non si è tenuto alla Sapienza, ma al Circolo aeronautico della Casa dell’aviatore. La Sapienza non c’entra nulla – ha aggiunto – è stata un’iniziativa del Centro sperimentale cineteatrale di criminologia, il seminario non si è mai tenuto in un’aula universitaria. Fa bene il rettore Frati a prenderne le distanze, anche il mio deferimento è giusto, servirà a chiarire la vicenda e lo farò nelle sedi opportune”.
Ma c’è comunque un particolare che non torna: come mai, sul manifesto che annunciava l’evento, c’è l’intestazione della Sapienza, facoltà di Medicina e Odontoiatria, Dipartimento di Neurologia e Psichiatria? Sulla locandina c’è scritto che il seminario iniziava il 3 luglio e, alla data del 5, è riportato: “Ricostruzione dell’evento critico della Costa Concordia con l’aiuto della grafica in 3D, commenterà il comandante Francesco Schettino”. Davvero l’ateneo non ne sapeva niente? “E’ vero, c’è il logo della Sapienza – ha confermato Mastronardi – ma quella è la carta che uso io per promuovere i corsi, l’università non c’entra”. Per il ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, è un caso sconcertante: “Non si possono rendere più attrattivi master e seminari sfruttando l‘onda mediatica, non fa onore alla nostra Accademia – ha dichiarato – le università devono essere luoghi in cui si trasmette il sapere, non la spettacolarizzazione“. Di tutt’altro avviso è il legale di Schettino, Cataldo Calabretta: “Francesco Schettino non ha tenuto alcuna lectio magistralis alla Sapienza – ha detto – si è solo limitato a commentare un video in 3D in cui venivano ricostruiti i momenti successivi al naufragio, dall’urto fino all’ammaino delle scialuppe, ma sempre all’interno di un’iniziativa tenuta da esperti. Schettino – ha inoltre aggiunto il legale – da anni è soggetto ad un linciaggio mediatico, portato avanti per screditarlo, attraverso la diffusione di notizie false”.