Pesaro: arrestato un guardiacaccia, bracconiere a tempo perso
Ufficialmente era guardiacaccia volontario, ma non disdegnava il bracconaggio con gli amici. A finire ammanettato dalla Guardia Forestale della provincia di Pesaro e Urbino è stato Luciano Polidori, 66enne di Pergola, incappato in controlli non molto dissimili da quelli che effettuava lui; adesso è accusato di reati vari legati al mondo della caccia. Il tutto rientra in una complessa operazione, coordinata dalla Procura di Pesaro e da quella di Ancona, operata dai comandi della Forestale di Senigallia, Sassoferrato (An), Ancona, Pesaro, Cagli (Pu) e Pergola (Pu); oltre al guardiacaccia, sono stati denunciati anche un cinquantenne di Corinaldo (An) e un 66enne di Monsano (An) colti sul fatto a Mondolfo e pedinati fin sotto casa. Inoltre è stato denunciato anche un allevatore di uccelli di Monsano che avrebbe fornito gli anelli per regolarizzare i richiami vivi appena catturati. La banda era solita catturare uccelli tramite alcune reti vietate per legge ed usando i cosiddetti richiami vivi, altrettanto proibiti, oltre ad avere disponibilità di un vero e proprio arsenale illegale: 21 fucili, più di 200 richiami vivi, richiami elettronici, lacci da cinghiale, trappole predisposte per la cattura di passeri e simili, 2 scatole di anelli per la regolarizzazione illecita, quattromila munizioni e un chilo di polvere da sparo. Tutti oggetti facenti parte di un’attrezzatura del valore di 40.000 euro. Una vera e propria associazione a delinquere, ben organizzata e pronta a ogni stratagemma per procacciarsi nuovi volatili.