La proposta di Daverio: “Un Bronzo all’Expo e uno in Calabria”
Una voce si è levata a favore di Sgarbi e, non poteva essere altrimenti, si tratta di quella di un collega: il critico d’arte Philippe Daverio, attualmente in vacanza a Cadore dove sta scrivendo un libro, non si è perso una virgola del dibattito a proposito della querelle sui Bronzi di Riace come possibili ospiti all’Expo di Milano 2015 e ha voluto dire la sua sulla possibilità di trasportare le due statue fino in Lombardia: “Sono d’accordo con Sgarbi – ha detto in un’intervista per La Repubblica – e sono favorevole ad un trasferimento dei Bronzi a Milano. Ma ne basterebbe uno solo, che all’Expo farebbe da cassa di risonanza per l’altro che rimarrà a Reggio Calabria“. Secondo Daverio, l’ipotesi dei Bronzi di Riace all’Expo sarebbe una formidabile operazione culturale: “Uno dei grandi simboli del nostro patrimonio archeologico esposto a Milano attirerebbe frotte di turisti – ha dichiarato – mentre tenerli a Reggio Calabria è come tenere nascosto un gioiello, infatti in Calabria vanno a vederli in pochissimi“. Quindi ne basterebbe uno solo? “Certamente. Non sono una coppia forte, uno ha cinquant’anni più dell’altro; non dimentichiamo che abbiamo la possibilità di poter ammirare due tesori della Magna Grecia intatti, giunti fino a noi miracolosamente, perché il commerciante romano che li aveva acquistati voleva sicuramente fonderli per ricavarne altre opere, ma il naufragio della loro nave li ha salvati”. E a proposito della soprintendente Bonomi che si oppone ad un trasferimento dei guerrieri? “I Bronzi non sono certo una proprietà privata del comune di Reggio Calabria! Fanno parte del patrimonio archeologico mondiale, bisogna abbandonare le logiche campanilistiche ma, vista appunto la situazione, ne basterebbe uno solo da esporre a Milano”.
Secondo Daverio, il Bronzo non dovrebbe neppure essere esposto a Rho, perchè si confonderebbe con altre opere, ma per la sua importanza andrebbe piazzato nel centro di Milano: “Magari nelle Gallerie d’Italia in piazza Scala. E’ un punto strategico, perchè i turisti, dopo aver ammirato la statua, possono recarsi al teatro La Scala, al museo del Duomo o alle mostre di Palazzo Reale. Sarebbe un ottimo richiamo: dopotutto, se un turista non conosce i posti culturali che Milano offre, che diavolo ci va a fare all’Expo?” Quindi, la proposta di Sgarbi non va presa sottogamba? “E’ seria e valida. Mi auguro che vada in porto perchè, se dovesse finire in una specie di rissa paesana, sarebbe una sconfitta culturale“.