Cinema: morta Marilyn Burns, attrice di “Non aprite quella porta”
Era sopravvissuta a Leatherface, l’orrido e ritardato omicida armato di motosega de Non aprite quella porta (1974), ma non a qualcosa (o qualcuno) che se l’è portata via a 65 anni. Marilyn Burns, attrice americana specializzata nell’horror, è stata ritrovata morta nel suo appartamento di Houston, Texas. Le cause del decesso sono ancora ignote, ma le autorità intervenute sul posto vogliono vederci chiaro su cosa sia realmente accaduto; per ora, non è trapelata alcuna notizia, gli inquirenti mantengono il più assoluto riserbo sulla vicenda a meno che non spuntino fuori dettagli rilevanti per fare maggiore luce sulla morte misteriosa della Burns. L’attrice aveva raggiunto la fama con uno degli horror più violenti e agghiaccianti degli ultimi 40 anni, meritatamente divenuto un cult, Non aprite quella porta di Tobe Hooper, in cui interpretava il ruolo della protagonista Sally Hardesty, capitata per caso nella famiglia di cannibali texani più spaventosa della storia del cinema, che negli ultimi tre quarti di film deve salvarsi correndo a destra e a manca e urlando a più non posso, tanto che molti fanno notare che terrorizza più lei con le sue grida a prova di decibel che non gli assassini armati di motosega e occupanti una casa piena di mobili composti da ossa umane. La sua interpretazione isterica, giudicata dagli appassionati persino sexy anche quando è ricoperta di sangue, l’aveva fatta entrare nel gotha delle vittime horror più memorabili, ma la sua carriera al cinema non decollò praticamente mai, tra lavori in tv e qualche altra sporadica apparizione sul grande schermo, rimanendo un volto noto solo agli addetti ai lavori.
Proprio per questo, nel 1995 aveva abbandonato definitivamente il cinema per abbracciare il teatro. Tra i suoi film più noti (non tutti editi in Italia) ricordiamo: Helter Skelter (1976), Quel motel vicino alla palude (1977, ancora diretta da Hooper, dove rimane legata e imbavagliata a un letto per buona parte della pellicola e poi viene ferita alla gamba con una falce), Kiss Daddy Goodbye (1981), Future kill (1985), più qualche apparizione in alcuni remake del suo film più famoso, Non aprite quella porta 4 (1994) e Non aprite quella porta 3D (2013). Nel remake ufficiale del film di Hooper (2003) il suo ruolo era stato ripreso da Jessica Biel. Per gli appassionati di cinema horror, la Burns resterà sicuramente una delle attrici più convincenti del genere, capace di interpretare con vera ansia e angoscia il ruolo della vittima e riuscendo, da sola, a spaventare il pubblico con i suoi sguardi allucinati.