Momenti di terrore ieri mattina per Nunzia, romana di 43 anni, che si trovava a fare jogging nel parco naturale della Marcigliana, sopra Roma nord, quando un gruppo di tre cani randagi inferociti sono sbucati da un cespuglio e le si sono avventati contro. Una mezz’ora orribile in balia di quelle belve che l’hanno strattonata e azzannata dopo un vano tentativo di fuga in cui la donna ha anche perso una scarpa: “Mi hanno morsa ovunque, sulle braccia e sulle gambe. Urlavo, ma in quel momento non c’era nessuno nelle vicinanze” ha poi raccontato la donna, tremante e sotto choc, ai soccorritori ed ai carabinieri. Nunzia è stata salvata da Alessandro Rosati, un appassionato di ciclismo che passa spesso su quella strada, il quale ha allontanato i cani con un bastone ed ha chiamato i soccorsi, dando un primo sommario soccorso alla donna, che conosce di vista. La quarantenne è ora ricoverata al Sant’Andrea, con ferite da codice giallo.
Purtroppo la strada sterrata, che la donna aveva scelto per correre, a quell’orario, le sette e trenta, non è molto trafficata e per questo è trascorsa mezz’ora prima che Rosati passasse di là e intervenisse: “E’ un parco naturale quello della Marcigliana, non ha toponomastica ed è stato difficile per i soccorsi e le forze dell’ordine trovarci. Sono trascorse quasi due ore da quando avevo chiamato i soccorsi” ha dichiarato Rosati. La strada è proprio all’interno del parco regionale, subito fuori Porta di Roma, e percorre tutto l’interno fino a sbucare nella via Salaria; è sempre stata battutissima da corridori occasionali e mountain bike, senza mai un episodio del genere: “Quei cani li avevo già visti altre volte – ha dichiarato in un secondo momento Nunzia – e non erano mai stati aggressivi, ma il guardiacaccia ha raccontato che uno di loro aveva forse ucciso un cinghiale qualche giorno prima. In conseguenza a un fatto del genere, i cani possono maturare istinti assassini”. Tra l’altro, ma è ancora da appurare, sembra che i tre cani siano conosciuti nella zona e non siano affatto dei randagi, ma apparterrebbero ad una donna che abita in via di Santa Palomba, vicino a dove è stata aggredita Nunzia. Secondo il padre della quarantenne, già un anno fa gli animali avrebbero tentato di aggredirla.
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