Sgarbi vuole i Bronzi e spara: “Inamovibili per colpa della ndrangheta”
E alla fine non si smentisce mai. Vittorio Sgarbi ne ha sparata un’altra delle sue: come ambasciatore dell‘Expo di Milano, avrebbe espresso il desiderio di poter vantare, tra le opere in esposizione, i Bronzi di Riace, insieme ad altri pezzi d’arte, come simboli dell’Italia. Un’idea che già frullava nella testa del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni. Ma di fronte alla questione della fragilità delle due statue (che proprio per questo stato non possono compiere lunghi viaggi) ha sbottato ancora una volta con il suo consueto stile: “I Bronzi di Riace sono ostaggi della ndrangheta che si manifesta come Stato e anti Stato” ha dichiarato. Secondo lui, il presunto stato precario della costituzione dei due guerrieri, esposti al Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, sarebbe una bugia: “Non c’è niente che si possa muovere più dei Bronzi – ha affermato – è una cosa normalissima e giusta averli a Milano all’Esposizione Universale. Sgarbi avrebbe inoltre proposto, come indennizzo al museo reggino per compensare l’assenza dei Bronzi durante il periodo dell’Expo, di devolvere parte dell’incasso alla Regione Calabria e di prestare anche alcune opere di Caravaggio attualmente in possesso del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno. Poco dopo è arrivata la risposta delle autorità calabresi: “L’affermazione del prof. Sgarbi, circa una presunta condizione di ostaggi dei Bronzi di Riace nelle mani della ndrangheta, ci lascia completamente sbigottiti – ha dichiarato a caldo il presidente del Consiglio regionale della Calabria Franco Talarico – e mette persino in dubbio il suo ruolo di promotore delle Bellezze d’Italia conferitogli dal governatore Maroni”.
Secondo Talarico, quello di Sgarbi è stato un attacco gratuito contro la Calabria: “Gli oltre quattro anni di restauro dei due guerrieri hanno evidenziato l’estrema fragilità del metallo di cui sono composti e conseguentemente la loro impossibilità a spostarsi – ha aggiunto – studi recenti hanno confermato la presenza di microfratture che sconsigliano categoricamente una possibilità di viaggio per i Bronzi. Per quanto riguarda la ndrangheta – ha concluso – inviterei il prof. Sgarbi ad aiutarci con un’operazione di verità efficace che permetta di diradare definitivamente i dubbi sull’onestà e le speranze dei calabresi onesti che necessitano di un processo di liberazione, culturale ed economico, che li affranchi definitivamente dalla storia criminale”.