Nibali va veloce, schiva una caduta e vola verso Parigi
Ancora 48 ore e sarà la vittoria: Vincenzo Nibali sta volando sulle strade del Tour de France, sempre più veloce verso gli Champs Elysees, dove terminerà il suo percorso per entrare nella leggenda. Eppure, nonostante la mitica maglia gialla e il soprannome di Squalo dello Stretto, Nibali non crede ancora di avere il merito di entrare nel gotha dei grandi ciclisti: “Ma quale leggenda! Sono solo un appassionato che cerca di far divertire la gente e di vincere“. L’obbiettivo di vincere lo sta raggiungendo alla grande, ed è anche riuscito con grande abilità ad evitare quella che poteva essere una grave penalità per il cronometro in vista delle ultime tappe: alla diciannovesima tappa, sotto una pioggia battente, ha rischiato una caduta. Poteva essere una battuta d’arresto, ma per fortuna così non è stato, come ha anche puntualizzato lui ai microfoni di RaiSport, a caldo dopo il traguardo. E sempre ai microfoni si è lasciato andare a un po’ di nostalgia per onorare i grandi sacrifici per arrivare al Tour: “Ringrazio tutte le persone che mi hanno aiutato, da quando in Sicilia militavo nelle squadre giovanili – ha dichiarato – fino alla Toscana dove ho compiuto un grande passo verso l’evoluzione entrando nella categoria dei professionisti“. Gli ha fatto eco anche il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco: “Il nostro sport, oggi come oggi, ha bisogno di riacquistare credibilità – ha affermato – Nibali è bravissimo, ha costruito la sua carriera un passo alla volta, passando dalla Vuelta al Giro d’Italia e infine è giunto al Tour. Bisogna sapere che nel ciclismo ci sono primi gli uomini e poi gli atleti – ha proseguito – secondo me, Vincenzo è un uomo e un atleta vero, uno che solo con l’impegno e lo sforzo è riuscito ad ottenere grandi risultati, sin da ragazzino nella sua Sicilia”. Forza Vincenzo!