Milano, un’altra esondazione del Seveso, voragine a Porta Romana
Continuano le piogge torrenziali al Centro Nord e Milano si ritrova ancora una volta a dover affrontare non una, ma ben tre emergenze. La prima è una gigantesca voragine, profonda almeno 12 metri, che si è aperta stamattina in pieno centro storico meneghino, all’angolo tra corso di Porta Romana e via Vaina. La voragine, ampia sei metri per tre, si sarebbe creata per il cedimento del sottosuolo per via di alcune tubature d’acqua guaste di un palazzo vicino, gonfiatesi e poi esplose a causa della pioggia battente. Ma un’altra ipotesi sarebbero dei lavori che sono stati effettuati nell’area per costruire dei parcheggi sotterranei. Gli inquilini dell’edificio antistante la voragine sono stati evacuati stamattina ed al momento non sono ancora rientrati nelle loro abitazioni. Una seconda emergenza si è rivelato ancora il fiume Seveso che stamane, poco dopo le 7.30, è nuovamente esondato. I quartieri a Nord di Milano, toccati dal fiume, risultano ancora inondati dai 10 ai 12 centimetri d’acqua, ma a metà mattinata è rientrato l’allarme esondazione. I mezzi del Comune stanno ripulendo gradualmente le strade, laddove l’acqua è stata completamente riassorbita, liberando i marciapiedi. Per fortuna, non ci sono stati interventi di soccorso.
La terza emergenza ha riguardato la viabilità; a causa del maltempo, stamattina il Comune ha iniziato a chiudere le prime strade e piazze come un tratto di viale Fulvio Testi, che conduce al centro direzionale milanese, anche se il sabato non lavorativo e il periodo di ferie hanno fatto registrare pochissimo traffico. Il quartiere che più ne ha risentito è stato il Niguarda, a nord di Milano, come già accaduto la volta scorsa. Ieri, il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha inviato una lettera al Governo per chiedere lo stato d’emergenza. Secondo la Regione Lombardia, i danni dello scorso 8 luglio ammonterebbero a circa 47 milioni di euro.