Maltempo estate 2014 , aumentano i casi di depressione
La chiamavano estate… eppure quella del 2014 si sta rivelando una delle stagioni meno calde di quanto si ricordino. E’ ormai consuetudine odierna dover rimanere in casa a causa della pioggia mandando in frantumi i ricavi degli albergatori per le vacanze annullate. E’ naturale che sui socialnetwork, che sono l’estemporanea visione dello stato d’animo di ognuno, si rincorrano imprecazioni per via del maltempo, con l’ironica visione di un’estate che non è mai arrivata. Dunque, alle porte di agosto (che non dimentichiamolo viene definito “capo d’inverno”), questa estate sembra non essere mai giunta, a quanto pare influendo in maniera negativa anche suli animi degli italiani. Il maltempo 2014 sembra infatti che abbia aumentato a dismisura i casi di depressione, già fortemente aumentati nel Belpaese a causa della crisi, dunque anche il sole, amico incondizionato della penisola italica è sempre più precario. E questo acuirsi del malessere a causa del maltempo si chiama “stress da cattivo tempo” come scrive lo psichiatra e Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano Michele Cucchi nel suo libro “Vincere l’ansia con l’intelligenza emotiva”. Lo psichiatra riconosce nel maltempo un pretesto ulteriore di depressione da pare degli Italiani e dà dei consigli affinché possa essere superato questo periodo di empasse. Ma cosa fare se cominciamo ad avvertire i sintomi di malessere e inadeguatezza? “Ciascuno di noi – chiarisce il Dottor Cucchi – deve trovare il proprio profilo e valorizzarlo, non intestardirsi a chiedersi di essere ciò che non è. Chi non sta bene al caldo farà fatica al mare. Chi non sta bene con la pioggia avrà un suscettibilità a problematiche affettive come la depressione”. Dunque come vincere il cattivo umore per via del maltempo? “Se il tempo è piovoso, meglio cercare di svegliarsi presto e essere attivi facendo sport: buttarsi sul divano o rigirarsi nel letto avrebbe un effetto peggiorativo. Bere molta acqua e tenersi idratati: aiuta a mitigare i cambiamenti repentini e gli effetti sul nostro corpo e il sistema emotivo. Va purtroppo ricordato – sottolinea Cucchi – che la siccità e il clima troppo secco sono fattori di rischio per agiti suicidari e l’eccessivo caldo e gli sbalzi dal freddo al caldo scatenano aggressività e gesti violenti in soggetti predisposti”.
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