Italia, povertà ai massimi storici secondo l’Istat
Un Italiano su tre ha raggiunto livelli di povertà. Questa la drammatica situazione emanata dall’Istat in cui il Belpaese risulta sempre più preda di sperequazione sociale e povertà per la maggior parte dei suoi cittadini. In particolare è il Mezzogiorno a risentire enormemente di questa situazione, specialmente nelle regioni come la Sicilia e la Calabria in cui un terzo delle famiglie è in uno stato di povertà relativa. Il 12,6% delle famiglie italiane è dunque in condizioni di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28 mila). Ed è principalmente la crisi economica che ha coinvolto soprattutto il Sud d’Italia a registrare questi dati in cui il numero delle persone in stato di povertà assoluta è aumentato di 725 mila unità nel 2013, toccando quota 3 milioni e 72 mila, quasi la metà delle quali è costituita da minori. Le regioni in cui invece si registra un tasso di povertà relativa più basso sono il Trentino Alto Adige (4,3%), l’Emilia Romagna (4,5%) e la Toscana (4,8%). Secondo un’analisi della Coldiretti sono i bambini i più vulnerabili di fronte a questa situazione, basti pensare che 428.587 bambini con meno di 5 anni di età nel 2013 hanno avuto bisogno di aiuto per poter semplicemente bere il latte o consumare un pasto.