Ispettori Agenzia delle Entrate chiedevano mazzette, arrestati!
Due funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Roma sono finiti in manette per aver chiesto mazzette in cambio di sconti sui pagamenti dovuti al fisco. I due erano intercettati da tempo. Nel corso di una verifica ad un noto ristorante della capitale, avevano chiesto 8mila euro ogni 100mila euro di sconto sul dovuto totale: gli ispettori durante la loro verifica avevano riscontrato un’evasione di un milione e 100mila euro, cifra dimezzata subito a 560mila euro, chiesti poi 25mila euro per abbassare ulteriormente la sanzione fino a 150mila. Ecco cosa è stato scritto nell’ordinanza: “I due ispettori avevano prospettato al titolare, sulla base di infondati calcoli legati al quantitativo di pasta acquistata, maggiori ricavi non dichiarati e quantificati inizialmente in oltre un milione e 100 mila euro, poi ridotti a 560mila”. Ma quanto pare ai due funzionari era venuto il sospetto (oppure avevano ricevuto qualche soffiata) di essere sotto osservazione, così alla fine hanno deciso di non riscuotere la “mazzetta” da 25mila euro. Ma per loro sfortuna, la concussione rimane, di conseguenza è stata fatta partire la richiesta di arresto, portata poi a termine dai finanzieri del Gico. Uno dei due, emerge dalle intercettazioni, avrebbe detto al mancato ritiro della tangente, “E’ annata bene”, “Per fortuna che i soldi non l’ho presi… per fortuna”, mentre l’altro rivolgendosi al ristoratore avrebbe chiesto: “Mi sta fregando?”. Frasi che non lasciano scampo, e per una volta si può affermare che viene fatta giustizia contro il fisco (in veste dei funzionari) e non a favore. E intanto proprio dall’Agenzia delle Entrate ci tengono a precisare: “L’arresto è partito da una nostra segnalazione. Abbiamo e stiamo collaborando con gli inquirenti per far emergere eventuali responsabilità dei nostri dipendenti”.