Terminata la riunione dei capigruppo, Maurizio Gasparri (vicepresidente del Senato), ha diffuso il calendario del ddl riforme, dove il Governo Renzi con la sua maggioranza, decide di applicare una “tagliola” per votare le riforme per modificare Senato e Costituzione, entro le prossime due settimane: “Entro l’otto agosto – afferma Gasparri – si vota con il contingentamento”. Luigi Zanda, del Pd: “Non volevamo arrivare a questo”. Matteo Renzi, Presidente del Consiglio: “Piaccia o no le riforme le faremo!”. Ciò ha provocato la reazione di molti esponenti dell’opposizione: M5S, Sel, Lega e gruppo misto di Camera e Senato si sono recati in corteo sotto al Quirinale in attesa di essere ricevuti dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il leader del Moviemnto 5 Stelle, Beppe Grillo scrive su twitter: “I nostri ragazzi si stanno recando al Quirinale. La democrazia è stata uccisa. Noi non molliamo”. Nicola Morra, senatore del Movimento 5 Stelle: “Ora, al Quirinale. Siamo da Napolitano per difendere la Democrazia. Zanda del Pd chiede e ottiene la tagliola per fermare il dibattito democratico e pochi minuti dopo ha il coraggio di dire che sono i nostri tweet ad offendere la democrazia. I media compiacenti non parlano d’altro, ma non ci ferma nessuno“. Nichi Vendola, Sel: “Parlare di tagliola sulle riforme costituzionali è inimmaginabile. Spero che si tratti di uno scherzo, spero che non provino neanche a pensarla una cosa del genere, perché veramente questo ha una puzza insopportabile“. Riccardo Fraccaro, deputato del Movimento 5 Stelle: “La tagliola sulle controriforme incostituzionali è un attentato alla democrazia. Abbandoniamo l’Aula, tutti sotto il Quirinale per fare RESISTENZA!“. Matteo Salvini, Lega: “Invece di occuparsi di #disoccupazione e #immigrazione, #RENZI pensa al Senato. INCAPACE!“.
Danilo Toninelli, deputato del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente Commissione I Affari Costituzionali Membro Giunta per il Regolamento: “E’ un momento delicato per il ns Paese. Oggi la nostra democrazia, nel suo significato più profondo di governo del popolo, è stata ferita. Interrompere una doverosa e ampia discussione per affrontare nel modo migliore la modifica della norma più importante per tutti noi, cioè la Costituzione, è un atto pericoloso, pericolosissimo. Le intenzioni di Renzi possono essere anche non le peggiori, ma le sue scelte di limitare la democrazia sono le peggiori. Se domani a capo del nostro Paese arrivasse una persona non democratica, il nostro futuro e quello dei nostri figli sarebbe segnato. La deriva autoritaria è un fatto che in Europa ha esempi recenti, come il caso dell’Ungheria. Il M5S non permetterà che accada anche in Italia. Per questo stiamo andando pacificamente di fronte al Quirinale, da Napolitano, a portare la nostra richiesta di cancellare la ghigliottina e di permettere il dibattito“.