Costa Concordia, addio all’Isola del Giglio
E’ un addio amaro quello della Costa Concordia che ha lasciato definitivamente l’Isola del Giglio, teatro della tragedia che il 13 gennaio 2012 costò la vita a ben 32 persone. La nave, rimasta incagliata per due anni di fronte l’isola è stata liberata e rialzata dopo una lunga serie di manovre e attualmente viaggia verso Genova nel suo ultimo viaggio, meta che dovrebbe raggiungere già domenica prossima. E c’è chi al Giglio non ha voluto di certo perdersi l’ultimo orizzonte con la nave, quella nave incagliata che era diventata ormai un tutt’uno col paesaggio dell’Isola. Un relitto che parlava ancora di quella tragedia immane che ha scosso interamente e internamente l’Italia tutta, ed ora, la sua liberazione sembra voler liberare, con la sua dipartita, anche quel tremendo ricordo. Il viaggio della Concordia sarà lungo intorno a 180 miglia nautiche, circa 330 chilometri, e durerà per l’appunto cinque giorni ad una velocità media di circa 2 miglia l’ora, sempre se le condizioni metereologiche lo permetteranno. Una volta a Genova il relitto sarà alleggerito attraverso la rimozione degli arredi che si trovano nei ponti al di sopra della linea di galleggiamento per poi iniziare la demolizione dei ponti e dei cassoni che hanno consentito il rigalleggiamento. Ciò che rimarrà poi della Costa Concordia sarà portato al “bacino 4” per “tutte le operazioni restanti da eseguire in bacino di carenaggio, fino allo smantellamento finale e riciclaggio completo del relitto”.