“Apes Revolution”, ecco il nuovo film sul pianeta delle scimmie
Esce oggi in Italia il secondo film della nuova saga sul pianeta delle scimmie: Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie si appresta a fare incetta di incassi nei cinema italiani, dopo il trionfo negli Stati Uniti e nei paesi in cui è già uscito (per il momento ha già incassato oltre 354 milioni di dollari). Il film è il seguito de L’alba del pianeta delle scimmie (2011) di Rupert Wyatt, grande successo che ha riportato in auge il vecchio classico del 1968 di Franklin J. Schaffner con protagonista Charlton Heston. Se nel primo film si parla dell’evoluzione delle scimmie e del loro capo Cesare che si pone come leader della rivolta contro l’umanità, nel secondo si parla della guerra delle scimmie, ormai parlanti e bipedi, contro gli umani, decimati da un potente virus, che tentano disperatamente di sopravvivere. In più, il regista Matt Reeves (autore di Cloverfield) si pone qualche interrogativo sull’essenza della violenza e dell’odio, non solo tra specie diverse, ma anche tra simili.
Il film è interpretato da Andy Serkis, che grazie alla motion capture diventa la scimmia Cesare, Keri Russell e Gary Oldman; intervistato dalla Repubblica, Reeves spiega perchè il soggetto lo ha subito appassionato: “E’ come un western classico, ci sono due comunità che tentano di sopravvivere, ma non si sa chi prenderà il sopravvento – ha spiegato – o meglio, noi lo sappiamo già perchè c’è il film del ’68, ma non abbiamo mai saputo come le scimmie abbiano preso il controllo del mondo e gli uomini siano regrediti. Per questo voglio riflettere sul ruolo della violenza e sull’importanza dei personaggi“. La sostanza del Pianeta delle Scimmie, come si sa, è molto angosciante nella sua constatazione ineluttabile che l’umanità è destinata all’estinzione e la sua civiltà verrà semplicemente sostituita (ed anche ripresa) dalle scimmie; per questo, secondo Reeves, bisogna riflettere sui nostri limiti umani e il nostro rapporto con la natura.
Ma è nelle citazioni del regista che trovi delle risposte che non ti aspetti. Reeves ha sempre dichiarato di essere un accanito cinefilo e lo stesso Apes Revolution è colmo di riferimenti a 2001: Odissea nello spazio, Il Padrino, Apocalypse Now o Sentieri Selvaggi, ma ti lascia di stucco quando assicura che, in un film fanta apocalittico come questo, c’è anche posto per Federico Fellini: “Una grande ispirazione per me – ha detto estatico – nel finale non nascondo di aver rubato quello di Le notti di Cabiria con Giulietta Masina che guarda in macchina per coinvolgere lo spettatore nella sua voglia di speranza. Stessa cosa farà Cesare”.
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