Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, dopo aver annullato l’incontro con il Movimento 5 Stelle per parlare delle riforme, diserta anche l’assemblea del Pd. Ma andiamo per ordine. L’ex sindaco di Firenze a poche ore del confronto con Luigi Di Maio (M5S) e Danilo Toninelli (M5S) decide di annullare tutto e chiarisce la situazione con un tweet: “Non è uno scherzo, sono le regole! Chiediamo un documento scritto per sapere se nel #M5S prevale chi vuole costruire o solo chi urla”. Tweet che non poche polemiche ha suscitato in rete trovando più pareri negativi che positivi. Tra i pareri negativi anche Pippo Civati del Pd che pubblica il seguente messaggio sui social network: “Fatemi capire, i grillini devono scrivere (altrimenti niente), mentre a Berlusconi si concede la tradizione orale? Ma che regola è? Forse bisogna risalire ai tempi di Telemaco”.
E la risposta tanto attesa del leader pentastellato, Beppe Grillo, non tarda ad arrivare. Interpellato telefonicamente sulla vicenda, a discapito di chi lo vuole “pericoloso e urlante”, mantiene toni pacati e più che lanciare un messaggio a Renzi, lancia un messaggio indirizzato a tutti gli italiani, compreso tutti gli altri schieramenti politici: “Che cosa è avvenuto? È avvenuto questa applicazione di questa democrazia light. Qui andiamo verso una dittatura di stampo legale che la maggiore parte di persone magari non avverte, perché è condizionata a considerarla pezzo per pezzo, la giustizia, il lavoro, l’Europa, e mentre la guardi nei suoi pezzi si perde la visione globale, la visione globale è una dittatura fatta da questo ebetino, che è un ebetone pericolosissimo, quindi molto sottovalutato anche da me, e questo me ne dispiace, ma andiamo verso veramente una grande criminalità organizzata di stampo democratico, quindi io esorto veramente le persone, i cittadini, anche i componenti di altri partiti, se hanno ancora un po’ di barlume di democrazia dentro, non si può fare fuori l’opposizione così, fare finta, questa è gente falsa, ipocrita, noi potremmo avere sbagliato a comunicare certe cose, abbiamo una informazione tutta contro, abbiamo anche perso perché non si è mai visto che dalla sinistra a destra, tutti i telegiornali, i giornali, hanno alimentato un clima di terrore, di orrore, se poteva vincere il Movimento 5 Stelle, io vi esorto a tirare fuori un po’ di coraggio e di smetterla di pensare che questa sia la governabilità, qui siamo oltre qualche cosa d’altro, oltre, abbiamo delle persone che fanno.. si mettono d’accordo su come riformare la giustizia, su chi la giustizia l’ha presa dietro il collo, cioè su gente che non può andare a votare e fa la legge elettorale, riformano la giustizia con dei pregiudicati condannati, io veramente un barlume, e un briciolo di orgoglio io lo chiedo anche al PD, al PDL, al Partito Sardo di Azione, a qualcuno che dentro inizi a dire, a chiedersi dove stiamo andando a finire, e dove stiamo andando non è la governabilità, è l’inciucio enorme di questa gente che lavora per i propri interessi come Berlusconi per le sue aziende, altro che il popolo italiano e dall’altra parte abbiamo il lavoro delle banche, della finanza, dagli speculatori, e non si può lasciare loro questo magnifico paese, signori noi faremo una opposizione ancora molto più dura di prima, quindi noi ci siamo, ci saremo e ci stiamo organizzando! Io abbraccio i miei collaboratori, i parlamentari, gli attivisti, di non deprimersi, perché forse ci sarà un’altra evoluzione di che cosa significa stare all’opposizione, un’altra evoluzione significa sempre con mezzi democratica fare sapere che esistiamo e non ci possono relegare in un angolo, questo lo prometto. Io abbraccio anche i ragazzi che si sono fatti prendere in giro da questi falsi e ipocriti che vanno 10 punti, parlano del documento che dovrebbe essere consegnato a chi? A casa di chi? A casa della casa della casa di chi?! Abbiamo pubblicato sul Corriere, sul blog, che otto punti siamo disposti a concedere e a fare, dopodiché noi non concediamo più un millimetro, quindi avranno a che fare, adesso, con delle persone adulte, non più dei bambini, non faremo più cose da… Effervescenti o di stampo goliardico, basta, faremo una opposizione vera, dura, e tutti insieme, ma esorto, soprattutto, le persone che stanno nei partiti a non adagiarsi su questa cosa, non adagiatevi, noi abbiamo… non abbiamo perso, non abbiamo vinto, abbiamo.. siamo la seconda forza politica del paese, abbiamo quasi due mila persone dentro le istituzioni, per bene, ci tengo a dire per bene, abbiamo 11 sindaci, 17 parlamentari europei per bene, ripeto per bene, questa è la nostra grande rivoluzione, fare entrare nelle istituzioni le persone per bene, questa è la grande rivoluzione del Movimento 5 Stelle, il resto sono speculazioni giornalistiche, di una informazione che ci ha catapultato al cinquantesimo posto come libertà di stampa e paese semilibero, quindi io di nuovo la mia è una esortazioni a tirare fuori un po’ di orgoglio, io vi abbraccio tutti, abbraccio Di Maio, abbraccio gli altri, che sono stati presenti e erano presenti e hanno fatto la conferenza stampa di questa farsa, che hanno voluto portare fino all’estrema conseguenza, perché sono anche vigliacchi, non hanno il coraggio di dire guardate con voi non ci parliamo più, punto, neanche il coraggio, sempre una cosa, poi il contrario di quella, poi un’altra, poi un’altra, sono ipocriti e falsi, questo la gente lo deve sapere, quando fanno le leggi, quando vanno in televisione a dire le cose quando fanno i loro cambiamenti e le riforme con dei pregiudicati. Vi abbraccio a tutti!”.
Renzi diserta anche l’assemblea del Pd
A fare il punto sulla situazione interna del Partito Democratico ci pensa Il Fatto Quotidiano, che scrive: “Il Pd continua a vivere scontri interni. L’assemblea congiunta in programma in serata (alle 20) servirà alla presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Anna Finocchiaro a presentare gli emendamenti che dovrebbero riavvicinare almeno alcuni dei parlamentari ai quali non piacciono la riforma del Senato e l’Italicum. L’intenzione però è anche quella di dare un ultimatum ai dissidenti, ma il gioco delle forze è appena cominciato. La cosa certa è che Renzi non ci sarà né oggi né domani, delegando i capigruppo Roberto Speranza e Luigi Zanda e il vicesegretario Lorenzo Guerini”.