Annuncio NASA: trovato gemello della Terra, si chiama Kepler-186F
La NASA ha annunciato di aver trovato il pianeta gemello della Terra. Gli è stato dato il nome Kepler-186F. Raffaele Gratton, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, intervistato da Rainews24 ha rivelato che è difatti il primo pianeta individuato, simile al nostro: “Gli astronomi aspettavano questo momento dal 1995, da quando fu scoperto il primo pianeta fuori dal Sistema Solare”. “L’idea di fondo – spiega Gratton – è che i pianeti con le caratteristiche della Terra siano i più adatti ad ospitare la vita. Da tempo se ne cercava uno di dimensioni simili al nostro mondo e a una distanza dalla propria stella che permetta temperature superficiali tali da consentire la presenza di acqua liquida”. “Per avere la certezza di cosa si trovi su Kepler-186F bisognerebbe studiare in dettaglio i gas che lo circondano, ma questo è molto difficile perché è molto piccolo e molto lontano, a circa 500 anni luce da noi”. Pensare di andare su Kepler-186F? “Impossibile, è troppo distante. Anche comunicare con un’eventuale civiltà inviando dei messaggi radio sarebbe impraticabile: per arrivare a destinazione impiegherebbero 500 anni, quindi avremmo una risposta solo a 1000 anni di distanza. In pratica, ci spiega il ricercatore, che Kepler-186F sia un pianeta abitabile non vuol dire che di sicuro ospiti vita intelligente. Per capire il senso di queste parole basta fare un paragone con il nostro pianeta: “Esiste da miliardi di anni, ma è popolata da forme di vita intelligenti solo da poche migliaia”. Kepler-186F non è comunque il primo pianeta scovato di caratteristiche simili alla Terra e a detta di Gratton le statistiche che nei meandri dello spazio ci siano pianeti simili al nostro sono di 1 ogni 30 anni luce. Il telescopio Kepler, lanciato in orbita nel marzo del 2009, è lì pronto a segnalare qualunque pianeta che abbia un sistema solare che si avvicini alla Terra. Che si possano trovare altre forme di vita intelligente oltre alla nostra, è solo questione di tempo, o meglio di “anni luce”.