Il Peccato e la Vergogna 2: anticipazioni prima puntata e intervista a Gabriel Garko
Questa sera a partire dalle 21.15 su Canale 5, a distanza di tre anni dalla messa in onda della prima stagione, ritorna la fiction record di ascolti, Il Peccato e la vergogna, con gli amatissimi Gabriel Garko e Manuela Arcuri. L’attore lo ritroviamo sempre nei panni di Nito Valdi, il ragazzo che dopo aver avuto un’infanzia difficile passata in orfanotrofio intraprende la strada della criminalità e durante uno dei suoi “lavoretti” conosce Carmen e di lei si innamora perdutamente, ma una volta respinto diventa ossessivo, tanto da arrivare a violentarla approfittando del potere arrivato dall’arruolamento nella polizia federale fascista. Quando Carmen riesce finalmente a ritrovare la felicità costruendosi una famiglia con il ricco Giancarlo Fontamara e avendo con lui un bambino, Vito ritorna e riesce a rapire Carmen e a portarla in carcere, dove la violenta e da questa violenza la donna rimane incinta. Tutto questo lo abbiamo visto nelle prime sei puntate della prima stagione. Il Peccato e la Vergogna 2, in dieci episodi ci presenta la nuova vita di Carmen, mamma felice e donna in carriera che cerca di salvare la sua famiglia dal crollo economico. Ritrova anche Giancarlo, padre di Giulio il suo primo figlio, che non avendo mai dimenticato Carmen è adesso pronto a vivere con lei; ma la loro felicità è ancora una volta ostacolata e anche il destino ci mette lo zampino. Piera, la partigiana che Giancarlo aveva sposato per gratitudine rimane incinta e l’uomo è costretto ancora una volta ad allontanarsi da Carmen. Il loro sogno di stare insieme sembra sempre più lontano, dovendo fare ancora i conti con Nito che vuole portare via Carmen e il loro figlio Valerio in Sud America. Oggi a Roma Gabriel Garko dopo la conferenza stampa per la presentazione della seconda stagione de ” Il peccato e la vergogna” ha risposto alle domande di Tv Blog. Ne riportiamo qualcuna:
Durante la conferenza il produttore ha detto che la nuova serie sarà più light…
“Io interpreto quello che scrivono, se l’hanno scritta più light l’ho interpretata più light. Sarei stato più contento se fosse stato ugualmente cattivo. Light secondo me è la parola sbagliata perché la cattiveria psicologica può essere peggiore”.
Tarallo ha detto che la critica è troppo severa nei confronti della Arcuri. Anche nei tuoi riguardi?
“Sì, anche. Anni fa ci rimanevo abbastanza male quando leggevo critiche su di me brutte. Oggi ho scoperto che, purtroppo, sono gratuite. Indipendentemente da quello che posso fare ci sono critici che scriveranno sempre le stesse cose. Ho scoperto che ci sono critici che non guardano il prodotto che criticano e questo mi ha dato grandissimo sollievo. Io per fare il mio lavoro ci metto tantissimo impegno, loro per fare il loro no. Se hanno la coscienza a posto è un problema loro”.
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