Randi Ingerman si racconta in esclusiva sulle pagine di Vanity Fair. L’intervista completa sul numero 31 di Vanity Fair in edicola da mercoledì 31 luglio. Quarantacinque anni, modella e attrice statunitense naturalizzata italiana, svela di avere una malattia che nessuno riesce a diagnosticare e che due anni fa, a causa di uno svenimento, rimase sfigurata in viso. La faccia di Randi Ingerman, è adesso tornata quella di sempre, come potete ammirare nella foto in alto… Di seguito alcuni stralci dell’intervista…
Nel Novembre del 2011
“Ero a casa, al telefono con un’amica, quando sono svenuta. Cadendo ho battuto un lato della fronte sulla scrivania, l’altro sul pavimento. Per fortuna la persona con cui stavo parlando ha intuito che cosa era successo, però nessuno aveva le chiavi del mio appartamento. Stavano per buttare giù la porta quando mi sono svegliata, mi sono alzata e, sentendo battere all’ingresso, sono andata ad aprire. Sono tutti ammutoliti: ero sfigurata, mi si vedevano le ossa del cranio vicino all’occhio, ma io non lo sapevo”. “La mia amica mi ha coperto subito la faccia, al pronto soccorso mi hanno messo la colla per chiudermi alla meno peggio i tagli sopra gli occhi: avevano fretta, temevano un’emorragia cerebrale, volevano farmi la Tac. Quando mi sono svegliata, mi sono guardata allo specchio e ho pensato: Ok, non sono morta, ma devo vivere con questa faccia?”.
Da qualche anno era sparita dalla circolazione. Che cosa è successo?
“Non stavo bene. Purtroppo, quella del novembre del 2011 è stata solo una delle venti e passa crisi che ho avuto negli ultimi sei anni. La prima, nel 2006, durante La Fattoria, ma non mi accorsi subito di che cosa era successo: quell’anno il reality era girato in Marocco, faceva molto caldo, ero stanca. Mi dissero che ero semplicemente svenuta, e ci ho creduto”.
Invece di che genere di crisi stiamo parlando?
“Nessuno è riuscito a diagnosticarle con esattezza, eppure mi sono fatta visitare dai migliori medici in Italia e in America. Assomigliano a crisi epilettiche ma gli accertamenti medici escludono l’epilessia. Non sono neanche sincopi cardiache. Ho provato a curarmi con la medicina tradizionale, in questi anni ho preso tonnellate di farmaci, ma non ho avuto risultati se non quello di intossicarmi. Sono arrivata a pesare 46 chili, avere la pelle grigia, perdere i capelli: io, che prima me li facevo stirare per diminuire il volume, mi sono dovuta mettere le extension per tappare i buchi”.
E lei ha smesso di andare dai medici?
“Vado solo dall’omeopata per depurarmi e tornare a essere bella; so di non essere guarita, ma mi sento già molto meglio. Sono convinta che il mio corpo abbia ceduto per tutto lo stress emotivo che mi hanno provocato quei lutti. Non è un caso se la prima crisi l’ho avuta cinque mesi dopo aver perso la mia nipotina. E gli episodi si sono intensificati dopo la morte di mio fratello”.
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