Papa Francesco ai politici: “preoccuparsi solo delle banche distrugge l’uomo”
Papa Francesco ha parlato ai duecentomila fedeli accorsi in Piazza San Pietro alla veglia con i movimenti ecclesiali. “Questa è una crisi dell’uomo, che distrugge l’uomo – ha dichiarato il pontefice – preoccuparsi delle banche e non delle famiglie, di chi muore di fame. E’ una crisi che è prima di tutto etica. Nella vita pubblica, politica se non c’è l’etica tutto è possibile, tutto si può fare. Allora vediamo, leggiamo i giornali, come la mancanza di etica nella vita pubblica fa tanto male all’umanità intera”. “Quando cadeva una torre era una tragedia nazionale, veniva punito l’operaio, perché i mattoni erano preziosi, ma se cadeva l’operaio non succedeva niente. Oggi se cadono gli investimenti, le banche, questa è una tragedia. Se invece le famiglie stanno male, non hanno da mangiare, allora questo non fa niente: questa è la nostra crisi di oggi. La Chiesa povera per i poveri va contro questa mentalità”. “Noi non siamo una Ong. Quando la Chiesa diventa una Ong perde il sale, non ha sapore, diventa una vuota organizzazione”. “Siate furbi – ha sottolineato Papa Bergoglio – perché il diavolo ci inganna, perché c’è il pericolo dell’efficientismo, e una cosa è predicare Gesù, un’altra cosa è l’efficienza. Quando la Chiesa diventa chiusa si ammala, come una stanza che rimane chiusa e dove l’aria è viziata”. “Preferisco mille volte una Chiesa incidentata, che subisce degli incidenti, piuttosto che una Chiesa malata per chiusura”. “Ci sono più martiri oggi che nei primi secoli della Chiesa”.