Anna Oxa a Verissimo: battibecco politico con Silvia Toffanin
Anna Oxa, ospite nel salotto di Verissimo con Silvia Toffanin parla della sua esclusione dall’ultima edizione del Festival di Sanremo, ma anche di politica. I suoi discorsi politici però non vengono accettati dalla conduttrice che la invita a smettere, ma la cantante non ne vuole proprio sapere e continua il suo monologo politico. Da qui un sottile ma visibile battibecco tra le due. Anna Oxa: “I giovani non sono protetti, questo non è un mestiere, l’arte non esiste in Italia, esiste la canzone, esiste divertiamoci…”. “Questo è un mestiere, l’arte è un mestiere. In Inghilterra ha il fatturato al secondo posto la musica. In Italia non c’è una legge che tuteli chi ha voglia di fare questo mestiere”. “Se un ragazzo domani vuole intraprendere qualsiasi forma d’arte non lo può fare perché non viene sovvenzionato dallo stato”. “La musica ha un significato, è sempre stata anche politica. E’ accaduto un qualcosa che ha scatenato tutto il resto. Vedendo questo Sanremo mi sono resa conto ancor prima di vederlo che c’era una situazione politica disastrante dove la musica non è per niente la prima cosa da considerare, la prima ricchezza alla quale fare riferimento, tanto è vero che in questo paese non si vendono i dischi, la discografia non c’è più…”.
Silvia Toffanin: “ma c’è anche una profonda crisi, c’è gente che non ha da mangiare figurati se compra un disco”.
Anna Oxa: “La crisi c’è perché qualcuno l’ha creata, perché qualcuno non crea mestieri, perché qualcuno non crea posti di lavoro, perché qualcuno ha pensato di non pensare alle esigenze di un popolo”.
Silvia Toffanin: “Si ma non è che qui siamo ad Annozero e io non sono Santoro non vorrei parlare di politica, vorrei parlare di te e di spettacolo!”.
Anna Oxa: “Il mio spettacolo è già politica! E tu facendo questo mestiere fai politica!” “Sto creando una proposta che deve essere vagliata visto che non c’è un politico che si interessa all’arte e si interessa invece a creare la possibilità di dare uno stipendio ai ragazzi, di sovvenzionare l’arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla composizione… come esiste in Francia e in altri stati. Non deve uno lavorare di notte perché altrimenti non può vivere con la propria arte”.
Silvia Toffanin: “Non voglio litigare con te Anna, però mi piace questa conversazione molto sanguigna”…