Fabrizio Corona: la madre a Verissimo si appella al Presidente Napolitano
La mamma di Fabrizio Corona, la signora Gabriella Corona, ospite nel salotto di Verissimo con Silvia Toffanin parla in esclusiva del figlio e chiude l’intervista con un’appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Fabrizio non posso dire che è un bravo ragazzo perché è un ragazzo che mi ha fatto disperare perché tutte le sue scelte non le ho quasi mai condivise, però mi sento di dire in assoluta coscienza che non è un criminale. Non lo è e non lo sarà mai, è una persona anche perbene. Anche perbene. Poi purtroppo molte cose non le condivido. E comunque negli ultimi due anni ha sistemato tutto dal punto di vista dei debiti. Ha messo la testa a posto. Si è convinto che certe scelte non andavano più fatte, bisognava farne delle altre. Ed ha messo su questa azienda che è un’azienda che va benissimo, che ha trenta dipendenti che lavorano e che lo adorano”. “Io sono orgogliosa di essere la mamma di questo Fabrizio Corona e non accetto e non accetterò mai che mio figlio debba stare rinchiuso per anni in carcere per una sentenza dettata da un giudizio punitivo e morale che è assolutamente vergognoso!”. “Lui ha avuto paura. Al momento della sentenza, non se l’aspettava, si aspettava un rinvio di processo e ha avuto molta paura di andare in carcere perché aveva paura per la sua vita, si è spaventato. E’ stato un colpo di testa”. Silvia Toffanin chiede “Fabrizio ha voluto sottolineare che non ha pianto, perché secondo lei ci teneva così tanto a dire che non si è consegnato piangendo?”, la madre di Corona risponde “Perché lui è un uomo d’onore! E un siciliano d’onore non piange mai. Poi il suo cuore è sensibile, è generoso. E’ una persona anche bellissima Fabrizio. Chi lo ha conosciuto, tutti lo amano. Molti lo odiano, ma chi conosce il vero Fabrizio lo ama!”. In conclusione l’appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “io chiedo al Presidente Napolitano che stimo tantissimo e anche a tutte le forze politiche che aiutino mio figlio a venire fuori da questa situazione ignobile. Non chiedo che mio figlio non paghi per quello che ha commesso ma che paghi solo per quello che ha commesso e non per quello che non ha commesso!”.
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