Rita Levi Montalcini muore a 103 anni, premio Nobel per la medicina nel 1986
Rita Levi Montalcini si è spenta a Roma all’età di 103 anni. La scienziata, Premio Nobel per la medicina nel 1986, era stata nominata nell’agosto del 2001 ‘senatrice a vita’. Le esequie, con rito ebraico, si svolgeranno il 2 gennaio 2013 a Torino, ma solo in forma privata. Per il raggiungimento del secolo di vita, il 22 aprile del 2009, in un’intervista la Montalcini aveva voluto parlare soprattutto del problema della ricerca italiana: “La ricerca italiana è di altissimo livello per capacità innovativa e ingegno, anche in assenza di finanziamenti. Il problema è che questo Paese ancora favorisce i gruppi di potere più che le capacità”.
L’astrofisica Margherita Hack: “Una grande figura per l’Italia ed un esempio a difesa della ricerca nel nostro Paese. La conoscevo poco, l’avrò incontrata in tutto tre o quattro volte, lavoravamo in campo diversi, ma posso dire che Rita Levi Montalcini è stata una grande ricercatrice. La ammiro per come ha cominciato, costretta dal nazifascismo e dalle leggi razziali a lasciare l’università e ad allestire un piccolo laboratorio in casa. Si vede che aveva proprio una vocazione”. “La scienza deve essere aiutata in tutti i campi per evitare che regredisca, come sta succedendo adesso. Va finanziata di più, soprattutto per fare speranza ai giovani. Quando mi sono laureata io si sapeva che nell’arco di tre o quattro anni chi era in gamba avrebbe avuto un posto, adesso i giovani vivono nell’incertezza”.
L’ex premier, Silvio Berlusconi: “Mi unisco a tutti gli italiani che in questo momento rendono il doveroso omaggio a Rita Levi Montalcini. Una scienziata di grande valore, una donna che ha onorato l’Italia”.
Gianni Alemanno, sindaco di Roma: “La scomparsa di Rita Levi Montalcini è un gravissimo lutto, non solo per la città di Roma e per l’Italia ma per tutta l’umanità. Una persona che ha rappresentato la coscienza civile, la cultura e lo spirito di ricerca del nostro tempo e che ha saputo mettere insieme il rigore scientifico col massimo livello di umanità. Tutta Roma è addolorata per questa tristissima notizia”.
La nipote, Piera Montalcini: “Ha dedicato agli altri tutta la sua vita indicando ai giovani i valori da rispettare per il miglioramento della società. Una donna dalla volontà di ferro e una memoria incredibile, al di fuori dalla norma. Della sua morte non ha mai parlato, era un tasto che non si poteva toccare. Ha avuto al fortuna di poter lavorare fino all’ultimo, è stato un grande esempio per noi. I giovani erano la sua ragione di vita”.