Nell’ottava puntata di Servizio Pubblico, Michele Santoro inizia con un monologo su Beppe Grillo. Il conduttore si pronuncia in merito alla “guerra” interna dei grillini con il capo del Movimento 5 Stelle. Santoro esordendo in puntata con la frase “l’avevi detto che eri in crisi di identità”, ammonisce l’ex comico con il fine di riportarlo sulla giusta strada ovvero quella, secondo il conduttore, di uomo a cui è dovuto il cambiamento della politica. Di seguito il monologo di Santoro e il video youtube dedicato. “Adesso mi sa che stai un po’ esagerando. Che fai? Li cacci? Ma guarda che non sei Berlusconi eh, e poi hai scritto ‘si querela la verità, non la menzogna’ e di solito chi querela è un politico. E che fai? Quereli? Ma Beppe tu non sei D’Alema. Per diventare deputato il Movimento 5 Stelle ti devono firmare una delega in bianco e poi tu costituirai una struttura di comunicazione che gestirà questa situazione e questa struttura non è stata ancora costituita, ma Beppe tu non sei Casaleggio e se uno ti chiede spiegazioni non è che lo puoi mandare all’inferno perché non sei Gesù, non sei il Papa, non sei nemmeno Cardinale”. Il conduttore continua con l’ammonimento: “Se poi ti obbiettano che se fai così non sei democratico tu strilli ‘fuori dalle balle’, ma non sei il capo ufficio di Fantozzi e siccome ci sono quelli che continuano a fare domande su domande tu non puoi dire ‘sei fuori’ perché non sei Briatore”. “Beppe torna in te perché se ti rincoglionisci troppo va a finire che questi mettono da parte primarie e tutte queste promesse di cambiamento e tornano a fare come prima e peggio di prima”. “Noi abbiamo ancora bisogno di te se vogliamo che la politica cambi veramente”.