Terremoto, esperti lanciano l’allarme: sisma 7,5 magnitudo colpirà lo stretto di Messina
Il 4 luglio 2012 due scosse di forte entità sono state avvertite in Sicilia. Il primo terremoto è avvenuto alle ore 13 e 15 a sud est di Catania con magnitudo 4.8 gradi e con epicentro registrato in mare, a una profondità di 48 chilometri, nel mar Ionio al largo delle coste calabresi e di quelle siciliane, distante 73 chilometri dalla città di Brancaleone in Calabria. Il terremoto è stato avvertito anche nella città di Catania. Qualche ora più tardi, alle 15 e 27, è stata registrata una seconda scossa di magnitudo pari a 4.1 gradi della scala Richter, nei pressi delle isole Lipari, a nord di Messina. Il secondo sisma è stato registrato ad una profondità di 178 chilometri. Intanto Romano Camassi, ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, lancia l’allarme ai microfoni di ‘Ho scelto Manà‘: “Il tanto temuto sisma che dovrebbe imbattersi tra la Sicilia e la Calabria non è detto che ci sia a breve. Tutti gli addetti ai lavori sanno che quella è una zona ad alto rischio sismico. Per cui un terremoto potrebbe esserci tra un mese o tra 20 anni“. Sulla questione interviene anche il presidente dell’Enea di Bologna, Alessandro Martelli, che sostiene che la magnitudo del terremoto che riguarderà lo stretto di Messina potrebbe toccate i 7,5 gradi. Romano Camassi risponde: “Martelli è un ingegnere e direttore di una sezione dell’Enea, inoltre, ha più volte dichiarato di aver segnalato soltanto studi. La possibilità che vi sia il sisma in quella zona c’è, ma non si può sapere quando“. E conclude: “Sicuramente la ricerca sta affrontando la possibilità di determinare un terremoto, ma non si hanno ancora esiti soddisfacenti, ma è un ambito in cui si deve insistere“.
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