Costa Concordia, Schettino: “Ho salvato migliaia di persone”
Nel corso dell’interrogatorio al comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. da parte del gip di Grosseto, non è emerso ciò che ci si aspettava, ovvero un’ammissione di colpa da parte del comandante che anzi sostiene di aver salvato migliaia di persone: “La nave dopo l’urto con lo scoglio ha avuto uno sbandamento di 90 gradi. Non potevo risalire sopra, ed ero io al comando della nave al momento dell’impatto. Ho salvato centinaia, migliaia di persone e non ho abbandonato la nave”. Il legale di Schettino, Bruno Leporatti, dichiara: “provate voi se vi riesce a risalire su una imbarcazione in quelle condizioni. Ci vuole un elicottero…ci vuole”.
A suo sostegno è intervenuta anche la moglie, Fabiola Russo: “molti dei particolari pubblicati, relativi al comportamento del comandante Schettino, sono da verificare, mentre i tanti che l’hanno conosciuto bene, hanno testimoniato la sua dedizione assoluta al lavoro e la sua professionalità, dimostrata anche dalla manovra prontamente decisa ed attuata per limitare al massimo le conseguenze dell’incidente ai passeggeri presenti a bordo”.
A incagionare il comandante Schettino però è uno dei cuochi di bordo, il filippino Rogelio Barista. Ecco la sua tesi: “il comandante Francesco Schettino ci ha ordinato la cena intorno alle 22-22 e 30 e l’ho visto con una donna che non ho riconosciuto. Ho guardato fuori per cercare il comandante e l’ho visto ancora in attesa del suo drink. Mi sono chiesto perchè, con tutto quello che stava accadendo stava ancora aspettando il dessert per la sua ospite”.
Il numero delle vittime intanto sale a 11 dopo il ritrovamento nel pomeriggio di altri 5 cadaveri.