Università italiane sotto attacco hacker
CATANIA, 8 Luglio 2011 – Anche i database delle università italiane sono sotto attacco telematico. A subirne sono state ben 18 database delle università di: Bologna (Antoniano e Unibo), Cagliari, Milano (Politecnico, Bocconi e Bicocca), Bari, Foggia, Lecce, Messina, Modena, Napoli, Pavia, Roma, Salerno, Siena, Torino e Urbino. I responsabili dell’attacco sono i membri del gruppo hacker LulzStorm che hanno lasciato il seguente messaggio che rivendica la paternità dell’attacco: “Si tratta di un grande giorno per tutti noi e di uno pessimo per le università italiane. I loro siti sono pieni di falle. Alcuni di loro pensano di essere sicuri. E voi italiani, fornite a questi idioti i vostri dati? Si tratta di uno scherzo? Cambiate le password. Cambiate il concetto di sicurezza e rivedete il vostro sistema, università. Avremmo potuto diffondere molti più dati e avremmo potuto anche distruggere l’intera mole dati dei database e del network”. Messaggio forte quello degli hacker. Ancora una volta viene sottolineato come i dati più sensibili non sono messi in modo adeguato in sicurezza. Sopratutto in Italia la conoscenza sul mondo della sicurezza informatica è a dir poco ridicola. Viene sempre tralasciato questo aspetto, anche nelle grandi aziende, non dando il giusto peso all’importanza di un buon esperto informatico. Su questo punto, il rettore della Sapienza, dice: “Non sono stati rubati dati rilevanti. Abbiamo una Facoltà di Ingegneria informatica e statistica che non ha eguali, e di questo vado molto fiero. Era accaduto anche qualche tempo fa che provassero ad entrare nei nostri database”. Sta di fatto che nonostante sia una delle migliori università, l’attacco lo hanno comunque subito.
Mirko La Rocca