Melania Rea: svelata la tecnica dell’uccisione, è militare!
CATANIA, 24 giugno 2011 – Stando ai risultati dell’autopsia del dottor Tagliabracci, riportati dal Messaggero, si aggrava ulteriormente la posizione di Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, la donna 29enne trovata uccisa il 20 aprile scorso, a due giorni dalla scomparsa, nel teramano. Da quanto trapela infatti dall’esame autoptico, la giovane donna sarebbe stata uccisa con l’ “assalto alla sentinella”, una tecnica militare utilizzata per neutralizzare gli uomini di guardia: Melania sarebbe stata messa a tacere con una mano sulla bocca, poi le sarebbe stata provocata una torsione del capo e infine le sarebbe stata inferta la prima coltellata alla gola, seguita da tutte le altre. Già un mese fa, un’altra presunta tecnica militare utilizzata nell’assassinio della donna, era stata al centro dell’attenzione per delle indiscrezioni trapelate ai giornalisti: i pantaloni della vittima erano infatti stati trovati eccessivamente abbassati, e questo ricondurrebbe all’altra tecnica militare secondo la quale si abbassano il più possibile per rendere la fuga impossibile.
Oggi intanto il caporalmaggiore, indagato per omicidio volontario, sarà interrogato dai pm Monti e Picardi. Walter Biscotti, avvocato di Parolisi fa sapere però che “Non abbiamo ancora deciso cosa farà oggi Salvatore”: c’è quindi la possibilità che il militare si avvalga della facoltà di non rispondere. A proposito invece dell’ indiscrezione relativa all’esame autoptico, per gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile “Non ha nessun valore” e “Non merita nemmeno commenti”.
Annamaria Balistrieri
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