Maurizio Beretta: le scommesse manderanno il calcio a rotoli
CATANIA, 6 Giugno 2011 – Il presidente della Lega prima dell’assemblea di oggi afferma: Dalle vicende legate alle scommesse, il calcio può solo perderci in credibilità. Di sicuro, anche quando tutto andasse per il verso di una assoluta regolarità, il calcio italiano, e in particolare la serie A, dalle scommesse non guadagna nulla”. Continua dicendo “Va fatta una riflessione ampia e di carattere generale. Anche se per ora non ci sono vicende specifiche legate alla serie A”. La bufera del calcio scommesse sembra ormai allargarsi fino a prendere la maggiore serie.
“Penso – spiega – che si debbano trovare risorse e motivazioni per rafforzare i controlli e la prevenzione. Il ministro dell’Interno partirà con un’iniziativa efficace (l’istituzione di una task force investigativa ndr). Con Abete condividiamo l’idea di un inasprimento delle sanzioni, diretto anche a chi non denuncia cose di cui viene a conoscenza”. Alle domande se il calcio sarebbe più pulito senza le scommesse risponde: “Proibire le scommesse sul calcio è al di fuori delle nostre competenze – ha risposto -. La serie A assicura uno spettacolo straordinario e di grande trasparenza sportiva. In prospettiva stiamo lavorando per rafforzare delle attività di prevenzione e controllo nei confronti di piccolissime minoranze di comportamenti contrari a ogni etica e deontologia, ma quello che è importante sapere è che quando si scommette sul calcio c’è un mondo che genera risorse molto importanti e non c’è, per il sistema sportivo del calcio italiano nessun tipo di rapporto”.
Che le alte cariche non guadagnino nulla su queste tipi di scommesse è ovvio. Bisogna avere leggi più severe e controlli più adeguati a riguardo. Basta pensare alle partite che la stessa SNAI ritiene a rischio ritirandole e denunciandole alla Lega senza alcun risultato.
Mirko La Rocca