Catania: ucciso affiliato al clan Cappello
CATANIA, 4 giugno 2011 – Dopo la sparatoria di ieri a Misterbianco, in cui sono rimasti coinvolti e lievementi feriti il boss Giuseppe Garozzo e il pregiudicato Angelo Adriatico, stamattina è stato ucciso Salvatore Grasso, 53 anni, affiliato al clan Cappello, frangia a sua volta affiliata ai Cursoti. La vittima, poco dopo le 5 del mattino, si trovava all’interno del bar Macrì di corso Indipendenza a Catania a giocare con una slot machine: è lì che è stato raggiunto da cinque colpi di pistola, uno dei quali alla testa, sparati da un sicario entrato nell’esercizio. Non ci sono testimoni, il locale infatti a quell’ora era vuoto e il titolare ha dichiarato di non essere presente perché impegnato a sistemare cornetti e brioches per la colazione. Gli inquirenti lavorano per cercare di capire se l’omicidio di stamattina è in qualche modo collegato alla sparatoria di ieri. Il procuratore capo reggente di Catania sostiene comunque che “E’ ancora troppo presto per parlare di una nuova guerra di mafia a Catania, certo c’è una tempistica da valutare, ma ancora ci sono pochi elementi per un’ipotesi privilegiata”.
Intanto in seguito al ferimento di ieri di Giuseppe Garozzo è stato arrestato per detenzione di arma clandestina Andrea Giuffrida, 46 anni: l’uomo è stato infatti trovato in possesso di una calibro 45 e di 26 munizioni, il tutto era nascosto all’interno del suo garage di Belsito, a Misterbianco. Gli investigatori non escludono che l’uomo, ritenuto anch’egli esponente del clan dei Cursoti, tenga la pistola per difendersi nel caso di agguato.
Annamaria Balistrieri
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