Catania, pedofilia: patrigno abusa della figlia della compagna
CATANIA, 28 giugno 2011 – Gli agenti della polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania hanno tratto in arresto, su ordine del Gip del Tribunale di Catania, Laura Benanti, su richiesta della Procura Distrettuale, un uomo di 32 anni che avrebbe abusato sessualmente della figlia di 10 anni della sua compagna. Grazie ad uno degli incontri tra il personale della polizia postale e gli alunni della scuole sui rischi di Internet e conseguentemente sulla pedofilia, una bambina ha infatti compreso chi fosse un pedofilo e cosa facesse e ha confidato, prima ad una compagna di classe e poi all’ insegnante, che lei era la vittima delle “attenzioni” del patrigno. La conseguente denuncia dell’insegnante ha smosso i meccanismi della macchina della Giustizia. I pubblici ministeri della Procura Distrettuale, Marisa Scavo e Antonella Barrera, aiutati da una neuropsichiatra, hanno quindi interrogato la piccola e la Polizia ha avviato le indagini nei confronti dell’uomo. Il mostro 32enne, venuto a conoscenza della denuncia, ha deciso di confessare tutto al Pubblico Ministero e ha spiegato di essere stato anche lui vittima, da bambino, di abusi sessuali. Può questo giustificare il terribile inferno che ha inflitto ad una bimba innocente, conscio soprattutto dell’esperienza vissuta? E’ una specie di attenuante? Il fatto è che non finiremo mai di provare sdegno e rabbia verso chi si macchia di una simile colpa, a prescindere da quello che è il suo passato.
Annamaria Balistrieri
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