Camorra, Napoli: arrestati Carmine Amato e Daniele D’ Agnese
CATANIA, 8 GIUGNO 2011 – Duro colpo inferto oggi alla camorra: sono infatti stati tratti in arresto Carmine Amato, 30 anni, considerato uno dei cento latitanti più pericolosi oltre che il presunto reggente del clan Amato-Pagano, scissionista del clan Di Lauro, e Daniele D’Agnese, 27 anni, anch’egli elemento di spicco dello stesso clan. Entrambi latitanti dal 2009, si nascondevano in una villetta sulla collina napoletana dei Camaldoli, vicino ad una cava di tufo, alla discarica di Chiaiano e al quartiere di Scampia. La villetta, videosorvegliata e con una vedetta all’ingresso del parco, un ragazzo incensurato che è stato denuniciato, era predisposta nei minimi dettagli per una possibile fuga: è stata infatti ritrovata la ringhiera di un balcone tagliata e una botola in giardino tramite la quale si accede ad un passaggio che conduce alla cava di tufo.
Il capo della Squadra mobile di Napoli, Vittorio Pisani, racconta: “Sono due personaggi di elevato spessore criminale e questa è stata una operazione resa difficoltosa dalla particolarità del luogo scelto come rifugio. Siamo riusciti a sorprenderli solo scalando la cava, attraverso un sentiero privo di vegetazione tracciato dallo scolo delle acque piovane, e un poliziotto si è fratturato una caviglia e un altro lussato un gomito”.
Si pensa tuttavia che più che temere una possibile incursione delle forze dell’ordine, i due temessero un agguato: Carmine Amato infatti sarebbe diventato reggente del clan lo scorso febbraio dopo l’arresto di Domenico Antonio Pagano e questo avrebbe causato una serie di contrasti interni al clan e la morte di 5 persone in pochi mesi.
Annamaria Balistrieri