CATANIA, 26 maggio 2011 – Nuovi sviluppi vanno ad infittire quella che sembra la trama di un film noir ma che sfortunatamente è realtà.
Pare infatti che la mappatura telefonica compiuta dai Carabinieri del Ros abbia portato alla luce nuove ed inquietanti rivelazioni sull’omicidio di Sarah Scazzi. Stando a quanto emerge dal rapporto, il telefonino di Zia Cosima alle 15,25 del 26 agosto avrebbe agganciato per 40 secondi la cella compatibile con lo scantinato, cella peraltro mai captata dalla veranda, dal cortile e dall’abitazione dei Misseri : questo vuol dire che la zia della quindicenne quel giorno si trovava nel garage dove è stata strangolata la ragazzina, cosa che ha sempre negato.
E’ inoltre emerso che anche il telefonino di Sarah intorno alle 14,42 si trovava in quel garage “maledetto”.
Gli inquirenti , grazie a queste nuove scoperte, vedono avvalersi la loro tesi secondo la quale l’assassinio avvenne in casa e il corpo fu trasportato in garage solo in seguito.
E se tutto ciò non bastasse il 27 agosto 2010 i telefonini di Cosima Serrano e di sua figlia Sabrina Misseri, dalle 10,26 alle 10,40, agganciarono la cella compatibile con la zona del pozzo: zia e cugina si trovavano in una zona compatibile con Contrada Mosca, dove in seguito è stato ritrovato il cadavere.
Intanto ieri mattina sono iniziati, nella sede dei Carabinieri del Ris, gli esami comparativi tra il dna degli indagati (Michele e Sabrina Misseri, Cosima Serrano, Carmine Misseri, di Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele) e di Ivano Russo (l’unico a non essere indagato) e le tracce biologiche ritrovate su alcuni oggetti di casa Misseri.
Un pensiero in questa brutta storia va alla mamma di Sarah e al dolore che si aggiunge al dolore se la sorella dovesse risultare realmente implicata nell’assassinio della ragazzina.
Annamaria Balistrieri