CATANIA, 24 maggio 2011 – Era di ieri l’indiscrezione del New York Times secondo la quale i risultati dell’esame del dna attribuivano lo sperma sulla divisa della cameriera del Sofitel a Dominique Strauss-Kahn. Notizia che è stata già smentita dalla Polizia di New York che dichiara di non aver dato “né informazioni né risultati” inerenti i prelievi di dna dell’ex numero uno del Fondo Monetario Internazionale.
E’ stato quindi smentito l’elemento che avrebbe potuto sostenere sia la tesi dell’accusa che quella della difesa, sia lo stupro quindi che il rapporto consensuale.
Intanto secondo il New York Post, gli amici di Strauss-kahn si sarebbero già adoperati per indurre la donna, vittima del presunto stupro, a ritirare la denuncia, offrendo una non indifferente somma di denaro, a sette cifre, ai parenti della donna che vivono in Guinea.
Sempre secondo il New York Post, Dsk è sempre alla ricerca di una casa. Pare infatti che la promessa fatta dall’amministrazione condominiale agli altri inquilini dell’Empire Building di New York, riguardo alla breve durata della permanenza dell’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, sia stata mantenuta e Strauss-Kahn debba lasciare l’alloggio provvisorio dove sta scontando gli arresti domiciliari in attesa di giudizio per tentato stupro, dopo la scarcerazione su cauzione.
Ricordiamo infatti che il 20 maggio scorso il Tribunale di New York aveva ordinato la scarcerazione e gli arresti domiciliari, a seguito di una cauzione di un milione di dollari e al deposito di una garanzia di cinque milioni. L’ex direttore, sotto sorveglianza 24 ore su 24 , rischia di tornare in carcere se non trova un posto dove vivere in attesa di giudizio. La prossima comparizione in Tribunale è fissata per il 6 giugno.
Annamaria Balistrieri