CATANIA, 26 maggio 2011 – Ed eccoci al capolinea. Iscritta nel registro degli indagati della Procura di Taranto per concorso in sequestro di persona, omicidio e soppressione del cadavere della nipotina quindicenne Sarah Scazzi, Cosima Serrano è stata convocata dai Carabinieri nel tardo pomeriggio e si trova già in caserma ad Avetrana dove è arrivata accompagnata dalla sorella Emma. Da quanto si apprende dall’Ansa, al termine degli accertamenti sarà trasferita nel penitenziario di Taranto dove si trovano già la figlia Sabrina e il marito Michele.
Gli elementi emersi dalle indagini del Ros sembrano incastrare la donna: la mappatura telefonica infatti smentisce le parole di zia Cosima che ha sempre negato di essere scesa in garage quel maledetto 26 agosto e colloca inoltre, la mattina successiva all’omicidio, la sua presenza, insieme a quella della figlia Sabrina, in prossimità del pozzo dove è sato abbandonato il cadavere.
Si tratterebbe non solo di un’ordinanza di custodia cautelate in carcere per lei, ma anche di una nuova ordinanza nei confronti della figlia Sabrina la cui posizione sembrerebbe essersi aggravata.
E pensare che solo qualche ora fa il suo avvocato, Franco De Jaco, alla fuga di notizie di un presunto e imminente arresto, si preoccupava: “Tante aggressioni, otto mesi chiusa in casa come fosse ai domiciliari, e ora le manette annunciate: questo sta minando l’equilibrio psichico della mia assistita che potrebbe commettere atti inconsulti”.
Forse l’atto inconsulto l’ha compiuto: ma il 26 agosto 2010.
Solo nelle prossime ore avremo maggiori chiarimenti relativi all’arresto.
Annamaria Balistrieri