Napoli: presi scippatori del turista americano ucciso
CATANIA, 31 maggio 2011 – Ha confessato Salvatore Scippa, 33 anni, uno dei due pregiudicati che il 18 maggio scorso, in via Marina, a bordo di uno scooter Aprilia, tentando di rubare un rolex, ha ucciso Antonio Oscar Mendoza, il turista americano a Napoli di passaggio perché in vacanza su una nave da crociera. Ha confessato, ma solo dopo essere stato rintracciato dalla Squadra Mobile. Ha pure incastrato con la sua confessione il suo complice Vincenzo Sannuto, 31 anni, colui che è stato riconosciuto dalla moglie della vittima, come colui che aveva cercato di portare via con la violenza l’orologio.
Scippa, detto “o capocchio” aveva visto bene di allontanarsi dalla città quando aveva capito che quello che doveva essere un semplice scippo si era trasformato in una tragedia ben peggiore. Ma a nulla è servito dato che grazie ad una soffiata, è stato comunque rintracciato. L’uomo infatti, sottoposto ad intercettazioni telefoniche è stato trovato in casa di un barbone nella zona di Santa Chiara, nel centro storico, il complice aveva invece trovato rifugio nell’abitazione della sorella nella zona del Cavone.
Per entrambi l’accusa è di rapina e omicidio preterintenzionale.
Ricordiamo che la vittima, Antonio Oscar Mendoza, la cui permanenza in città doveva durare solo poche ore, reagì al tentativo di scippo: i due pur di entrare in possesso dell’orologio dell’uomo, lo strattonarono, fu lì che il turista cadde a terra e battè violentemente la testa sull’asfalto. Nonostante un lungo e delicato intervento chirurgico per asportare l’esteso ematoma al capo, l’uomo morì dopo 9 giorni.
Annamaria Balistrieri