CATANIA, 25 maggio 2011 – La squadra mobile della Questura di Napoli e il personale del Servizio Centrale Operativo hanno tratto in arresto, in una villetta di Varcaturo di Giugliano, alle 5,30 di questa mattina, il boss della camorra Giuseppe Dell’Aquila, uno dei 30 latitanti considerati più pericolosi.
Dell’Aquila, oltre ad essere il reggente dei clan camorristici Contini e Mallardo, è ritenuto anche uno dei fondatori dell’ “Alleanza di Secondigliano”, l’organizzazione criminale nata a Napoli negli anni Ottanta che dominò i traffici illeciti della città.
Accusato per associazione a delinquere di stampo mafioso, armi e altri reati, “Peppe ò ciuccio” era latitante dal luglio del 2002, anno in cui si era sottratto all’ordine di carcerazione di due anni di reclusione per reati di rapina e porto abusivo di armi da sparo.
Nell’aprile del 2009 era nascosto a Giugliano in Campania, quando però gli agenti arrivarono, il boss aveva già lasciato il suo nascondiglio. Nell’ agosto del 2010 si trovava invece a bordo di una lussuosa imbarcazione ormeggiata nelle acque del porticciolo di Mergellina. Riuscì a sfuggire anche stavolta alle forze dell’ordine: tuffatosi in mare, si diede alla fuga a nuoto.
Il boss, tra gli imputati per il duplice omicidio dei fratelli Giglio, commesso nel 1984 insieme a Edoardo Contini e Patrizio Bosti, nell’ambito della guerra di camorra contro la famiglia Gitiliano di Forcella, era inoltre destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di 12 affiliati al clan dal gip del tribunale di Napoli nel marzo del 2010 per associazione a delinquere di stampo mafioso e reimpiego di capitali illeciti.
Così commenta la notizia dell’arresto il Ministro dell’Interno Roberto Maroni: ”E’ un successo investigativo di altissimo livello e soprattutto un’altra grande vittoria dello Stato contro la criminalita’ organizzata”.
Annamaria Balistrieri