«Purtroppo la stampa ancora una volta ha giocato, abbiamo previsto un solo assessorato di scopo», è quanto dichiarato dalla candidata a sindaco a Roma Virginia Raggi in merito alle polemiche sugli “Assessori a tempo”
Virginia Raggi, candidata a sindaco a Roma alle imminenti amministrative con il Movimento 5 Stelle, ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, ha parlato degli “Assessori a tempo”, annunciati nei giorni scorsi dai pentastellati in caso di elezione: «Assessori a tempo? Purtroppo la stampa ancora una volta ha giocato», ha detto la Raggi, «abbiamo previsto un solo assessorato di scopo. A Roma ci sono circa 80 partecipate, che dovrebbero erogare servizi. I servizi non li vediamo ma ne sentiamo i costi. L’assessorato a tempo servirà a riorganizzare queste società. Quando avrà finito, l’assessorato finirà». «Io decido gli assessori – ha aggiunto – ma esaminare i curricula non è semplice. Avere la possibilità di avere più occhi – persone di fiducia che sono già note a tutte – che mi aiutino a visionare i diversi curricula, lo ritengo importante».
Virginia Raggi e l’annuncio degli Assessori a tempo
Nei giorni scorsi l’annuncio degli assessori a tempo: «Gli assessori avranno precisi obiettivi da raggiungere e da rendicontare. Alcuni accorpamenti e diverse semplificazioni per una Capitale a misura di cittadino. Ci sarà anche un ‘board Cultura’, che ospiterà le grandi menti dell’arte e dello spettacolo per dare lustro e nuova vita a un settore che deve tornare ad essere il cuore pulsante di Roma». «L’assessorato temporaneo è quello per la riorganizzazione delle società partecipate. A Roma sono circa 80 tra municipalizzate e partecipate di primo, secondo e terzo livello. Abbiamo un panorama estremamente variegato con cda e presidenti che costano molto e i servizi assolutamente assenti. È quindi prioritario procedere a una riorganizzazione. Ovviamente il nostro obiettivo è procedere a questa razionalizzazione quanto prima, ci poniamo come ambito la consiliatura e siamo certi di riuscire a finire addirittura prima».