Veronica Panarello, la madre del piccolo Andrea Loris Stival, ucciso a Santa Croce Camerina lo scorso 29 novembre, si trova nella casa circondariale di Piazza Lanza a Catania con l’accusa di omicidio volontario ed occultamento di cadavere di suo figlio. Ieri il Gip di Ragusa ha convalidato il fermo della donna, un’ordinanza di custodia cautelare ritenuta fondamentale a seguito delle indagini svolte dagli inquirenti. La Panarello dal canto suo continua a processarsi innocente sostenendo sempre la stessa versione dei fatti e cioè di aver accompagnato il piccolo Loris a scuola, nonostante i video registrati dalle videosorveglianze del paese raccontino altro. Secondo il Gip sono proprio le telecamere a raccontare la verità, una verità che la donna continua a negare.
Ma il giallo potrebbe risolversi anche grazie al ritrovamento del secondo telefonino della Panarello, un cellulare non intestato a lei come utenza ma utilizzato solo dalla stessa. Lo aveva in casa un’amica che ha deciso di consegnarlo agli inquirenti, adesso al vaglio per capire se utilizzato nella giornata del 29 novembre, giorno in cui è stato trovato senza vita il corpo del piccolo Loris vicino al Mulino Vecchio nelle campagne di Santa Croce Camerina (Ragusa).
Secondo la sorella di Veronica sarebbe stata lei ad uccidere il figlio ma non avrebbe agito da sola. Anche il marito sembra ormai esserne convinto in quanto si vede in un video la moglie parcheggiare l’auto in garage, una cosa inusuale. E intanto la salma del bambino resta ancora alla scientifica che non da il via per il funerale di Andrea Loris.