Nei giorni scorsi aveva destato tantissimo clamore la decisione di Marco Baldini di lasciare Fuoriprogramma e “separarsi” di Rosario Fiorello. I due in coppia hanno lavorato a tantissimi programmi, da Viva Radio 2, passando per le prime serate su Rai 1. Purtroppo a causa dei debiti di gioco accumulati negli anni da Baldini, non gli è più possibile continuare a “garantire un buon livello di professionalità”, dunque ha preferito lasciare per non “danneggiare Fuoriprogramma”. Fiorello, dal canto suo, si è detto molto dispiaciuto di perdere uno come lui ma “ognuno è libero di fare le sue scelte. Se per lui va bene così, ok. Prima o poi ci si rincontra. Per me è importante che lui stia bene e che non si cacci nei guai. Il resto viene dopo”, aveva detto lo showman appresa la notizia. Nonostante sembrasse tutto risolto, in molti tra i fan della coppia e non, hanno preso d’assalto la vicenda criticando aspramente la decisione dello speaker, che si è trovato di fronte a due scelte: restare in silenzio, oppure rispondere alle critiche. Baldini ha scelto la seconda e attraverso la sua fanpage Facebook ripercorre tutti i motivi che lo hanno spinto a tale decisione, attraverso un post in cui non mancano attacchi verso chi potendolo aiutare gli ha voltato le spalle.
«Non gioco più dal 2009»
“Prima di tutto – esordisce così nel suo messaggio chiarificatore – voglio ringraziare mia moglie Stefania che anche se avrebbe motivo di non farlo mi ha difeso e ha difeso un po’ tutta la categoria di persone come io non avrei mai saputo fare. Mi faccio sentire solo per chiarirmi una volta per tutte: in tutti i giornali ho letto che io sarei nei guai ancora a causa del gioco. Non ci sto più a questo gioco, scusate il gioco (e tre) di parole. Ho abbandonato l’attività “ludica” nel 2009 e magari questa situazione è sicuramente imparentata con errori passati dovuti al mio vizio ma stavolta i motivi veri sono diversi. Se mi trovo in queste condizioni è perché purtroppo quando avevo quasi finito di pagare i miei debiti ho perso il lavoro e non me la sono sentita di abbandonare delle persone che in qualche modo contavano su di me. La mancanza di introiti e l’esborso continuo a queste persone mi ha ricacciato nel baratro ma questo non mi ha fatto perdere d’animo e ho continuato a lottare finché ho potuto”.
«Gli amici mi hanno voltato le spalle»
“La scarsa credibilità (colpa mia), la crisi, tanti amici(?) che mi hanno voltato le spalle e che ho mantenuto a lungo quando circolavano i soldi e la disperazione dei miei creditori mi hanno indotto ad alzare le mani almeno momentaneamente perché era diventato impossibile ricavarmi un po di tempo per fare degnamente il mio lavoro. Ho letto che qualcuno mi ha consigliato di smettere di lamentarmi e rimboccarmi le maniche: cari miei sfido tutti voi a fare un mese della mia vita è cioè lavorare almeno in tre quattro posti diversi, ricevere 150 telefonate al giorno dormire tre quattro ore per notte e mantenere la freddezza per sperare in un futuro migliore. Io questa vita la sto facendo da tre anni. Qualcuno ha detto che sono malato: vi garantisco che se fossi malato almeno mi sarei dato un’attenuante ma come ho detto ho smesso nel 2009 e tante altre amenità ma nessuno scrive che nello stesso anno e cioè nel 2009 quando vinsi il reality ‘La Fattoria’ ho devoluto il premio di 100 mila euro all’Aquila e credetemi ne avrei avuto bisogno di quei soldi. È’ brutto manifestare la beneficenza che si fa ma è anche brutto sentire tante accuse infondate”.
«Potrebbe capitare pure a voi»
“Ma il male peggiore – conclude lo speaker – me lo hanno fatto tutte quelle persone che non solo potevano e non mi hanno aiutato (diritto sacrosanto ci mancherebbe) ma soprattutto mi hanno fatto cattiva pubblicità precludendomi altre possibili soluzioni. E poi hanno dichiarato falsamente di avermi aiutato. Infine mi rivolgo a tutti i moralisti e ipocriti che puntano il dito. Si è vero, c’è chi ha tre figli ed è stato licenziato ma c’è anche chi guadagna 10 milioni all’anno e se ne fotte del prossimo e allora cercate di fare una media. Poi ricordatevi che prima di sparare a zero pensate che potrebbe capitare pure a voi una disavventura voluta o no e se gli altri facessero come voi? Grazie ancora a mia moglie Stefania e a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere”.